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Meloni in India: “Ora partenariato strategico. Accordo su Difesa”. Ecco perché la visita della premier è importante

Imagoeconomica

Così la Difesa guida la cooperazione tra Italia e India. Nel suo primo viaggio bilaterale in Asia dall’inizio del mandato di governo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intende proseguire il lavoro diplomatico iniziato dai precedenti governi per rilanciare i rapporti bilaterali con l’India dopo quasi un decennio di gelo dovuto soprattutto al caso marò. “C’è molto lavoro da fare insieme, a partire da alcuni settori su cui rafforzare le nostre relazioni: penso al tema della difesa e a quello della sicurezza energetica” ha sottolineato Giorgia Meloni, nel corso di una conferenza stampa congiunta al termine del bilaterale con il suo omologo indiano Narendra Modi. Ma perché la visita di Giorgia Meloni in India è importante?

“Noi parliamo di Mediterraneo allargato, e lo consideriamo allargato fino a qui, c’è una connessione fra Mediterraneo e indo-pacifico, vogliamo rafforzare quella condizione”, ha aggiunto la presidente del Consiglio. Ma Giorgia Meloni non è l’unica a corteggiare l’India, designata come “la nuova Cina”. La regione dell’Indo-Pacifico costituisce un punto di intersezione centrale e di competizione strategica tra Cina e Usa. In più, la quinta economia mondiale produce una parte considerevole del Prodotto interno lordo (Pil) globale ed è un polo di innovazione tecnologica. La nuova partnership tra Italia e India dovrebbe rispondere a tali esigenze.

Meloni in India, la visita che apre un “nuovo capitolo” nelle relazioni tra i due Paesi

“Oggi istituiamo un ponte tra l’Italia e l’India aprendo un nuovo capitolo e cioè la cooperazione in materia di difesa per la produzione e sviluppo in questo settore che può essere un beneficio per ambedue i Paesi. Abbiamo anche deciso di organizzare delle esercitazioni e dei corsi congiunti tra i nostri rispettivi eserciti. L’india e l’Italia sono fianco a fianco nella lotta al terrorismo e separatismo”. Lo ha detto il premier indiano Modi nel corso della conferenza stampa congiunta.

A beneficiare dell’intesa sarebbero le aziende italiane del settore, a partire da Leonardo. Dal 2014 la società di difesa italiana era stata inserita nella lista nera del governo indiano per presunte forniture di scarsa qualità di navi cisterna ed elicotteri AgustaWestland. Ma nel novembre 2021, il ministero della Difesa indiano ha revocato il divieto, e ora l’azienda italiana potrebbe vedersi dischiudere importanti opportunità di inclusione nei programmi di aeronautica e di elicotteristica militare e civile. “significativi” sono gli interessi di Fincantieri ed Elettronica. Delhi, inoltre, si posiziona fra i primi importatori per questo settore.

L’adesione alla Indo-Pacific Oceans Initiative

Meloni ha annunciato l’adesione dell’Italia alla Indo-Pacific Oceans Initiative, iniziativa lanciata dal governo indiano nel 2015 e basata sul concetto di “sicurezza e crescita per tutti nella regione”, sostanzialmente volta a contenere l’assertività della politica estera cinese. “Abbiamo scelto di annunciare l’adesione dell’Italia alla Indo-Pacific Oceans Initiative perché crediamo che in un contesto internazionale che deve essere basato sulle regole, sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale sia fondamentale la stabilità e la visione di un Indo-Pacifico aperto e rispettoso delle regole della sovranità e dell’integrità delle nazioni”, ha affermato Giorgia Meloni.

La transizione energetica e l’interscambio commerciale

Il rilancio della cooperazione passa anche dalla transizione energetica, su cui nel 2021 è stato avviato un partenariato strategico bilaterale durante l’incontro bilaterale al G20 di Roma tra l’ex premier Mario Draghi e Modi: l’obiettivo indiano è produrre entro il 2030 450 gigawatt di capacità installata da rinnovabili, pari al 50% del mix energetico nazionale e ridurre del 45% l’intensità di carbonio rispetto ai livelli del 2005. In questo contesto anche Enel Green Power, Snam e Maire Tecnimont possono consolidare la propria presenza.

Le relazioni tra Italia e India “sono particolarmente solide, soprattutto nei rapporti commerciali: l’interscambio commerciale ha raggiunto il record di 15 miliardi di euro e siamo convinti che si possa fare di più”, ha spiegato Meloni. E ancora: “Anche la ripresa dei voli diretti tra i nostri due Paesi potrà facilitare gli scambi e gli investimenti”.

L’omaggio a Gandhi: “Patriota come Mazzini”

Dopo la cerimonia di accoglienza alla residenza presidenziale, la premier ha reso omaggio al memoriale del Mahatma Gandhi. “Vi sono al mondo pochi esempi d’un uomo che, solo, abbia compiuto la resurrezione del proprio Paese con la forza del pensiero e la dedizione estrema durata tutta la vita”, ha scritto Meloni nel messaggio lasciato sul libro d’onore al Memoriale di Gandhi, il Raj Ghat, citando proprio il Mahatma, “così Gandhi parlava di Giuseppe Mazzini, uno dei padri del Risorgimento italiano, fonte d’ispirazione anche per quello indiano. Due patrioti che con le loro azioni e le loro opere hanno indicato il cammino ai nostri popoli. Italia e India, civiltà millenarie che hanno combattuto per la loro indipendenza e sono oggi unite nella difesa della democrazia e della libertà”.

Meloni: L’India può facilitare la strada per una pace giusta in Ucraina”

Nel vertice si è parlato anche delle crisi legate alla pandemia da Covid-19 e al conflitto in corso in Ucraina, dove le differenze di vedute sono evidenti. Il governo italiano continua a ribadire il proprio sostegno all’Ucraina anche dal punto di vista militare, mentre l’India continua ad avere una posizione ambivalente sulla questione, come dimostra anche il recente voto di astensione all’Onu sulla deliberazione che condanna (di nuovo) l’invasione russa dell’Ucraina. “Modi conosce la posizione italiana di pieno sostegno all’Ucraina. Condividiamo l’auspicio che l’India, in qualità di presidente del G20, possa avere un ruolo per facilitare un percorso verso la cessazione delle ostilità e una pace giusta”, ha detto la premier. “Sin dall’inizio del conflitto ucraino l’India ha detto che la questione si può risolvere solo con dialogo e diplomazia: l’India è prontissima a contribuire a qualsiasi progetto per la pace”, ha invece affermato il primo ministro indiano.

L’India, infatti, è il Paese ospitante del vertice dei ministri degli Esteri G20. “Transizione energetica, trasformazione tecnologica, sicurezza alimentare ed energetica, immigrazione. L’Italia vuole essere protagonista delle sfide globali”, ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

La missione negli Emirati Arabi

Altra partnership che Meloni proverà a rilanciare nella sua missione internazionale è quella con gli Emirati Arabi, dopo gli strascichi della vicenda Alitalia-Etihad (giunta in tribunale). L’Italia però oggi punta molto su Abu Dhabi per rafforzare la collaborazione bilaterale in tutti gli ambiti, con focus su energia e ambiente. Durante la visita infatti sono previste firme di intese a livello istituzionale: la dichiarazione d’intenti sul partenariato strategico e la dichiarazione sulla cooperazione rafforzata nell’ambito della Cop28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 presso l’Expo City, Dubai.

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