Ormai l’hanno capito tutti (o quasi) che dar vita in Francia a un governo di coalizione di centro-sinistra sorretto da una “maggioranza solida e plurale” non è affatto impossibile. Almeno sulla carta. Per arrivarci serve però una resa dei conti nel Fronte Popolare che isoli l’ala massimalista di Jean-Luc Mélenchon. Il “black bloc senza giubbotto”, come l’ha felicemente definito Giuliano Ferrara, l’ha capito benissimo e, per difendersi, si arrocca e si affida agli insulti e alle volgarità. Sono quelli a cui è ricorsa Sophia Chikirou, fedelissima di Mélenchon in La France Insoumise (LFI), che ieri è andata un po’ troppo sopra le righe, per usare un eufemismo. Sentite le sue parole: “L’hollandismo (ndr. cioè la linea dei socialisti moderati del Fronte popolare che si ispirano all’ex Presidente François Hollande) è come le cimici da letto: hai fatto di tutto per sbarazzartene, per un po’ di tempo hai creduto di esserci riuscita e hai ripreso ad avere una vita sana a sinistra, ma dopo qualche settimana ti gratti di nuovo ed escono da tutte le parti…Bisogna ricominciare”. Mélenchon e la sua fedelissima devono avere la memoria corta e sembrano dimenticare che molti esponenti di La France Insoumise non sarebbero mai stati eletti nei ballottaggi del 7 luglio se non ci fosse stata l’alleanza repubblicana e se molti socialisti e macronisti non si fossero tirati indietro per favorire l’elezione dei candidati di LFI. Semplice amnesia, malafede o delirio allo stato puro? Forse di tutto un po’ con l’integralismo che fa da collante. Subito giù dalla torre.
Mélenchon mette in campo anche le cimici da letto contro la svolta di governo di Hollande: delirio allo stato puro?
Per evitare di finire in un angolo nel Fronte Popolare francese, il leader di LFI non rinuncia agli insulti contro i socialisti alla Hollande che vorrebbero dar vita a un governo di centro-sinistra. Ha proprio ragione Giuliano Ferrara: “Mélenchon è un black bloc senza giubbotto”