Ennio Doris è pronto a comprare da Fininvest il 10% di Mediolanum, ovvero circa la metà della quota che la holding è costretta a vendere entro 30 mesi. Quanto al resto, il fondatore della Banca auspica che resti nelle mani della famiglia Berlusconi.
“Bisogna attendere la decisione che Fininvest prenderà nel prossimo Cda – ha detto Doris a Radiocor –. Intanto la soluzione del trust mi pare giusta. Ad ogni modo spero che la quota che dovrà alienare Fininvest rimanga alla famiglia Berlusconi. Se Fininvest dovesse vendere azioni sul mercato si creerebbe una fila di gente e in fila ci sarei anche io, nonostante ulteriori azioni non mi servano per gestire la società, avendo il 40% delle azioni”.
L’imprenditore potrebbe spingersi poco sotto il 50%: “Ho incaricato i miei legali di studiare bene quanto potrei acquistare senza far scattare l’Opa, anche se già detengo il controllo. Non vorrei causare il delisting, visto che la quotazione è positiva per un gruppo bancario. Se potrò mi spingerò poco sotto il 50%”.
Secondo quanto prevede la normativa sull’opa incrementale, Doris potrebbe comprare non più del 5% nell’arco di 12 mesi. Per quanto riguarda lo scioglimento del patto, Doris ha tagliato corto: “Non cambia niente. Fininvest aveva una funzione di controllo, non di gestione, e la famiglia Doris ha già il 40% e dunque gestisce già l’azienda. Il mercato ha subito pensato che stiano per arrivare sul mercato azioni pari al 20% del capitale e quindi ha venduto. Ma non appena sarà fatta chiarezza il titolo recupererà”.
All’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa di Mediolanum cede il 2,7%, a 5,02 euro.