Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso principale sul caso Mediolanum, cioè l’appello presentato da Silvio Berlusconi contro l’obbligo imposto a Fininvest di cedere a un trust la quota detenuta in Mediolanum eccedente il 9,9%, ovvero il 20%.
A imporre a Fininvest l’obbligo di vendere era stata la Banca d’Italia con un provvedimento risalente al 7 ottobre del 2014. La decisione era stata presa dopo l’iscrizione di Mediolanum tra i gruppi bancari e la perdita dei requisiti di onorabilità da parte dell’ex presidente del Consiglio a causa della condanna per frode fiscale.
Successivamente il 6 novembre scorso la Banca d’Italia aveva imposto a Fininvest di trasferire al trust la quota entro 30 giorni, ma i legali dell’ex premier (Andrea di Porto, Andrea Saccucci e Luigi Medugno) avevano chiesto al consiglio di Stato di riattivare l’istanza di sospensione del provvedimento originario. Richiesta di sospensiva che il Consiglio di Stato aveva accettato.