Via libera della Bce alla Delfin. Leonardo Del Vecchio potrà salire dall’attuale 9,9% al 20% del capitale di Mediobanca. La notizia mette le ali al titolo di Piazzetta Cuccia che, a pochi minuti dalla chiusura della seduta di Borsa, guadagna il 3,45% a 7,486 euro, realizzando la seconda miglior performance della giornata (dopo Tim che sale del 4,5%).
L’ok è arrivato seguendo la formula del silenzio-assenso. Non essendo pervenuta nessuna obiezione da parte della Banca Centrale Europea, alle 12 di oggi, 26 agosto, il procedimento di autorizzazione che permetterà alla holding Delfin di raddoppiare la propria quota nel capitale di Mediobanca è considerato concluso. L’ok silenzioso di Francoforte arriva alla scadenza del termine dei 60 giorni lavorativi dalla richiesta inoltrata a fine maggio dalla finanziaria di Del Vecchio alla Vigilanza Unica Europea tramite Bankitalia.
Allo scopo di rassicurare il regolatore, Del Vecchio avrebbe chiesto l’autorizzazione a crescere come “investitore finanziario”, escludendo quindi di voler presentare una lista per il rinnovo del consiglio d’amministrazione nell’ambito della prossima assemblea in programma il 28 ottobre e di voler intervenire sul management.
Secondo le attese, nel breve periodo Del Vecchio potrebbe effettuare una prima operazione per portarsi intorno al 13-14% del capitale di Mediobanca. Una mossa con la quale supererebbe le quote in mano al patto di consultazione, che controlla il 12,6% del capitale. Al 6,7% c’è invece Vincent Bolloré, che non fa parte del patto.