Mediobanca chiude il primo trimestre dell’esercizio 2013-2014 con un utile netto di 171,2 milioni, in crescita del 57% rispetto al periodo luglio-settembre del 2012, grazie anche a plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni per 79,5 milioni. Lo rende noto un comunicato diffuso dopo il Cda che ha approvato i conti. Dopo la pubblicazione dei dati, il titolo dell’istituto a Piazza Affari viaggia in rialzo del 2,2%, mettendo a segno uno dei migliori rialzi dell’intero Ftse Mib.
Il Core Tier 1, che nel trimestre non tiene conto del risultato di periodo, si è attestato all’11,5% rispetto all’11,7% di giugno 2013. Il margine di interesse è cresciuto del 4,4% a 270,5 milioni, mentre il margine di intermediazione è sceso dell’8,2% a 416,3 milioni a causa del calo del 18,7% delle commissioni e al risultato di negoziazione negativo per 2,7 milioni. In calo anche i costi del 2,9% a 168,6 milioni.
La raccolta cresce nel trimestre per oltre tre miliardi, quale effetto di nuove emissioni obbligazionarie per 1,7 miliardi e maggiori depositi CheBanca! (da 11,9 a 13,6 miliardi); includendo il covered bond (750m emessi in ottobre) il programma di raccolta annuale è in gran parte completato.
Il positivo contributo del Principal Investing (utile lordo da 20 a 141 milioni) e la crescita del Consumer & Retail Banking (ricavi +11% a 228 milioni) bilanciano il forte calo dei ricavi del Corporate e Investment Banking (-45% a 118 milioni). Il valore di mercato del portafoglio azionario al 30 settembre è salito a 5,1 miliardi (+19%).