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Mediobanca: utile trimestrale +53%, top da 5 anni

Sulla buona performance della banca di Piazzetta Cuccia incidono gli utili da realizzo per 88 milioni di euro derivanti dall’Opa della partecipazione in Pirelli – Bene Compass e CheBanca – L’ad Nagel su Generali: “Vogliamo scendere al 10%”. Iniziata l’assemblea su conti, dividendo e governance

Mediobanca: utile trimestrale +53%, top da 5 anni

Va in archivio il primo trimestre dell’esercizio 2015-2016 di Mediobanca, che si è chiuso con un utile netto di 244,3 milioni di euro, in crescita del 53% su base annua. Il risultato registrato dall’istituto è stato superiore alle attese degli analisti e rappresenta il miglior risultato trimestrale degli ultimi cinque anni. Il totale dei ricavi, invece, è in calo del 3% a 507 milioni.

A spingere i profitti di Mediobanca ha contribuito anche l’Opa dell’intera partecipazione in Pirelli, da cui sono derivati utili da realizzo per 88 milioni di euro. Tra le società del gruppo Mediobanca, buona la performance di Compass, con un utile di 40 milioni (+42%), mentre CheBanca registra per la prima volta un risultato netto positivo (2,2 milioni).

Tra le divisioni, il Corporate and Investment Banking segna un utile netto in calo a 25 milioni e con ricavi in flessione del 33% su base annua a 148 milioni. Il Principal Investing, invece, ha fatto segnare un utile di 180,6 milioni contro 53,3 milioni lo scorso anno, anche grazie al maggior apporto da Generali (82,8 milioni da 55 mln).

A presentare i conti trimestrali è stato l’ad Alberto Nagel, che ha detto di aspettarsi “un utile in miglioramento rispetto all’anno passato, poi l’entità del miglioramento è ancora da capire”. Nagel ha inoltre confermato il piano dell’istituto riguardo a Generali, ovvero “andare al 10% entro la fine di giugno”. 

Intanto, la buona performance del gruppo riscuote consensi a Piazza Affari, dove il titolo Mediobanca avanza di oltre l’1% in mattinata.

Poco dopo le 11 è’ iniziata nella sede di piazzetta Cuccia l’assemblea di Mediobanca. Come ha indicato il presidente dell’istituto Renato Pagliaro aprendo l’assise, risulta presente il 60,5% del capitale. Invariate le quote degli azionisti che partecipano con oltre il 2%: Unicredit con l’8,6%, Bollore’ con il 7,94%, Mediolanum con il 3,4%, Fondazione Carisbo con il 2,8%, Standard Life Investments con il 2,4%, Benetton con il 2,15% e Fininvest con il 2,04%.

L’assemblea è riunita in sede ordinaria per l’approvazione dei conti dell’esercizio 2014-15 e la determinazione delle politiche di remunerazione e in sede straordinaria per il via libera alle modifiche di governance in allineamento alle direttive di Bankitalia.

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