Mediobanca ha ridotto al 3,02% la quota in Pirelli dal 4,13% che deteneva alla fine del 2014. E’ quanto emerge dalla relazione sui primi nove mesi – al 31 marzo scorso – dell’esercizio 2014-15 dell’istituto di Piazzetta Cuccia. Il valore di libro della quota è di 222 milioni di euro con una riserva Afs di 94,3 milioni, contro i 220,5 milioni al 31 dicembre scorso, con una riserva di 45,5 milioni. La relazione indica inoltre che la quota in Rcs resta del 6,2%, con un valore di 37 milioni dai 30,5 milioni di tre mesi prima. La quota del 7,34% in Telco, la holding in via di scissione cui fa capo complessivamente il 22% di Telecom, al 31 marzo scorso aveva per Mediobanca un book value di 240,8 milioni contro i 122,5 milioni al 31 dicembre.
L’aumento – spiega la relazione – “riflette l’avvenuto rimborso a scadenza al nominale del finanziamento bancario e del precedente prestito soci nelle more del perfezionamento della scissione”. Il rimborso del prestito soci (121 milioni) ha comportato una ripresa di valore per 78 milioni rispetto alla svalutazione contabilizzata nel giugno 2013. Venerdì scorso, nella conference call con gli analisti, l’ad di Mediobanca, Alberto Nagel ha detto che le quote in Pirelli e Telecom saranno “tra le partecipazioni che Mediobanca venderà nel primo trimestre del prossimo esercizio”, cioè tra luglio e settembre.