La Procura di Milano ha aperto un fascicolo d’inchiesta a modello 45, cioè senza ipotesi di reato né indagati, sulle operazioni con cui negli ultimi tre mesi Leonardo Del Vecchio si è portato poco sotto il 10% di Mediobanca, in attesa del giudizio della Bce che dovrà stabilire se potrà continuare a salire fino al 20%. Lo riferisce Reuters che cita due fonti vicine al dossier.
Secondo l’agenzia di stampa, i giudici milanesi starebbero agendo sulla scorta delle ispezioni avviate dalla Consob nelle ultime settimane.
“Non è stato possibile avere un commento immediato da Delfin, holding attraverso cui Del Vecchio detiene la sua quota in Mediobanca”, scrive ancora Reuters, che spiega come dieci giorni fa, la Commissione nazionale per le società e la Borsa abbia inviato i suoi ispettori, insieme agli uomini del Nucleo speciale valutario della Guardia di Finanza nella sede milanese di Luxottica, per porre domande e acquisire documenti sull’operazione che ha portato Del Vecchio a diventare primo azionista del gruppo di piazzetta Cuccia, davanti a Bolloré, Blackrock e Mediolanum.
L’Autorità vuole verificare se l’ingresso e la salita di Delfin nell’azionariato di Mediobanca sia avvenuto nel rispetto delle norme previste dal Tuf.
Le fonti precisano che l’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e affidata al pm Stefano Civardi, è nelle fasi iniziali in attesa della relazione che Consob invierà ai magistrati al termine dei suoi accertamenti.