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Mediobanca preannuncia dividendi da favola per il triennio con una crescita della remunerazione fino a 3,7 miliardi

Imagoeconomica

Il CdA di Mediobanca ha approvato le linee guida del Piano 2023-26 puntando alla crescita della redditività e alla remunerazione degli azionisti.
Il contesto economico e regolamentare tuttavia, dice una nota della banca d’affari, è “sfidante per l’intero comparto finanziario (bassa crescita economica, inflazione, normativa stringente, irrigidimento delle politiche monetarie)”.

Nigel: la crescita sarà a basso assorbimento di capitale

“Con il piano “One brand-One culture”, Mediobanca intende realizzare una crescita sostanziale delle attività a basso assorbimento di capitale, puntando a conseguire i migliori rendimenti di settore, associati a un basso profilo di rischio e a un significativo aumento della remunerazione degli azionisti” ha commentato l’AD Alberto Nagel. “Questo entusiasmante percorso sarà compiuto rimanendo ancorati alla “scuola di banca responsabile” saldamente radicata nel DNA della banca”.

Ricavi visti in crescita del 6%. Il peso maggiore dal WM

Nel dettaglio, Mediobanca punta a ricavi in crescita fino a 3,8 miliardi di euro (+6%) con solida contribuzione da parte di tutti i segmenti di attività. Il Wealth Management (WM) avrà il maggior tasso di crescita organica (+10%) e si attende superi 1 miliardo di ricavi, divenendo il primo contributore alle commissioni del gruppo in via complementare al Corporate & Investment Banking (CIB), la cui crescita nei ricavi è attesa essere pari all’11% (7% organica) fino a 0,9 mld; il Consumer Finance (CF) manterrà la sua funzione di motore della crescita del margine di interesse (circa due terzi del totale) con uno sviluppo dei ricavi complessivi del 5% (a circa 1,3mld).

L’utile per azione visto in aumento del 15%

La banca d’affari prevede un utile per azione in crescita del 15% in media in ogni esercizio e quindi l’EPS dovrebbe passare da circa 1,15 euro a 1,8 euro, considerando la cancellazione di circa l’80% delle azioni derivanti dal piano di buyback, con il crescente apporto del Wealth Management e del Corporate & Investment Banking e con una minore ma ulteriore crescita del Consumer Finance e del segmen Insurance, che confermano gli elevati livelli di redditività.

Il management stima anche una crescita nella redditività a livello di istituto (ROTE al 15% dal 12%, RORWA al 2,7% da 2,1%) e divisionale: il Wealth Managemen è atteso registrare il maggior incremento della redditività passando dal 2,9% al 4,0%; il Corporate & Investment Banking è atteso migliorare al 1,6% (dall’1%), il Consumer Finance stabile al 2,9%, e il segmento Insurance crescere al 3,2% (da 2,7%).
Mediobanca prevede una crescita nella generazione di capitale (circa 220 punti base annui da 150 punti base) derivante dall’aumento della redditività (ROTE dal 12% al 15%) e dall’assenza di impatti regolamentari materiali negativi nei prossimi anni. Il management ha segnalato che le maggiori risorse permetteranno di finanziare la crescita organica, inorganica e di remunerare gli azionisti.

Prevista una crescita nella remunerazione degli azionisti fino a 3,7 miliardi, con interim dividend

A questo proposito Mediobanca ha detto che prevede una crescita nella remunerazione degli azionisti fino a 3,7 miliardi di euro nel triennio 2024-26 (+70% rispetto al precedente quadriennio) di cui 2,7 miliardi di euro in dividendi e 1 miliardo di euro tramite riacquisto e cancellazione di azioni proprie: il dividendo sarà erogato sulla base di un pay-out del 70%, con l’introduzione dell’interim dividend
Nel dettaglio, parte del pagamento sarà anticipato a maggio (pari al 70% degli utili prodotti nel semestre luglio-dicembre) e la rimanente parte saldata a novembre (pari al 70% degli utili prodotti nel semestre gennaio-giugno). Di conseguenza, i dividendi complessivamente distribuiti nel triennio (2024-2026) saranno pari a 2,7 miliardi di euro, il 40% in più rispetto agli 1,9 miliardi distribuiti nel precedente quadriennio (esercizi 2020-2023).

L’acquisto di azioni proprie per 1 miliardo

Nell’arco di Piano è inoltre previsto un programma annuale di riacquisto di azioni proprie per un controvalore complessivo di 1 miliardo di euro. Gli importi, dice la banca, verranno stabiliti annualmente a valle della crescita organica realizzata nell’anno e vedranno la cancellazione di circa l’80% delle azioni riacquistate nell’arco del triennio. Mediobanca ha inoltre precisato che la politica di distribuzione, soggetta al monitoraggio e/o autorizzazione BCE,verrà rivista nel caso in cui il CET1 FL dovesse scendere sotto il 13,5%.

Verranno valutate nuove M&A

Mediobanca segnala una continua valutazione di opportunità di crescita esterna tramite acquisizioni. Così come avvenuto nell’arco dei precedenti Piani, saranno considerati target di interesse che possano accelerare il processo di crescita nelle aree di attività caratteristiche del gruppo con preferenza per i business a basso assorbimento di capitale ed elevato contenuto commissionale. Secondo il manegement, la creazione di capitale permetterà di finanziare la crescita organica, mentre la politica di remunerazione consentirà di mantenere un CET1 superiore al 14,5% nell’arco di piano, a valere su un CET1 F superiore al 14,5% nell’arco di piano, a valere su un CET1 FL minimo del 13,5%, e mantenere un buffer di circa 100 punti base di capitale da utilizzarsi per potenziali operazioni di crescita esterna.

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