Piazza affari è l’unica Borsa tra le 23 principali a livello internazionale ad aver registrato una performance negativa negli ultimi 10 anni. Questo il dato principale che emerge dal rapporto “Indici e Dati 2015” realizzato dall’Ufficio Studi di Mediobanca.
Secondo gli analisti dell’istituto milanese, dal 2005 al 2015, il listino nostrano ha registrato un calo pari a – 24,8% a fronte di un rendimento medio annuo pari a -2,6%. Molto diversi i risultati ottenuti nello stesso periodo d’analisi dalle altre Borse internazionali che hanno invece portato a casa un bilancio positivo. A guidare la classifica c’è Shanghai che, nonostante il tracollo degli ultimi tre mesi, in 10 anni e mezzo ha posto in essere un balzo complessivo pari a +316,8% a fronte di un rendimento medio anno del +14,1%. Seguono:
-Jakarta (+12,9% medio annuo),
-Mumbai (+11,2%)
-Citta’ del Messico (+10%),
-Copenhagen (+9,9%),
-Nasdaq (+9,6%)
-Seul (+8,7%)
-Madrid (+0,7% medio annuo, +7,5% totale).
Peggio di noi, come da tradizione, solo la Grecia. La Borsa di Atene ha infatti registrato un calo complessivo pari a -75,4%, mentre sull’anno il ribasso è del -12,2%.
Ma se i guadagni più ingenti si sono registrati fuori dall’Europa, come si sono comportati dal 2005 ad oggi i listini del vecchio continente? A guidare la classifica europea è la Borsa svizzera (+10,7% medio annuo, +200% totale), seguitada Francoforte (+5,5% medio annuo) e Londra (+3,1%).
Tornando a Milano, lo studio di Mediobanca evidenzia che, considerando l’andamento total return, e quindi includendo i dividendi, il rendimento medio annuo è pari all’ 1,5%, comunque inferiore al +2,1% fatto segnare nello stesso arco di tempo dai BoT.
Scendedo nel dettaglio dei diversi segmenti, chi ha fatto meglio e chi peggio? Analizzando nel dettaglio il rendimento total return di diversi segmenti di Piazza Affari dal 2005 a oggi, dal punto di vista delle dimensioni societarie, le performance peggiori sono state effettuate dalle SmallCap (-4,8% medio annuo), mentre su quello delle attività a zavorrare il listino ci sono le banche con un -3,8% medio annuo. In negativo anche il settore assicurativo (-0,8%), mentre notizie positive arrivano dall’industria ha fatto segnare +4,1%.
Parlando delle aziende, buona la perfomance delle Top30 (+1,2%), ma meglio ancora le Mid70 (+4,9% e le società del segmento Star che hanno avuto un rendimento total return medio annuo dell’8,9%.Per quamto riguarda il dividend yield delle azioni quotate sulla Borsa di Milano, ad ottobre 2015 si registra un 2,7% livello minimo dal 2002 (nel 2001 era 2,2%), a fronte di un 2,8% nel 2014, del 3,6% nel 2014 e del 4,6% di media tra il 2004 e il 2012.
Complessivamente il dividend yield medio tra il 2001 e il 2015 e’ pari al 4%. In questo frangente il primato negativo spetta ancora una volta alle banche, passate dal pesare il 39% del monte dividendi complessivo nel 2007 al 13,6% nel 2015. Di nuovo positiva invece l’industria, le cui società capitalizzan oggi il 65,9% del totale a fronte del 60,8% del 2007.