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Mediobanca: nel semestre utile record a 660 milioni batte le attese. Al rialzo target 2026. L’offerta di Mps? “Priva di razionale”

Imagoeconomica

“Risultati record” Mediobanca nel primo semestre dell’esercizio 2024-2025, chiuso con utili ampiamente sopra le attese degli analisti e ricavi in aumento. Il cda ha inoltre deciso di alzare i target al 2026 e ha ribadito la propria contrarietà all’Ops del Monte dei Paschi. A Piazza Affari, poco prima della diffusione dei conti, il titolo ha virato in positivo, archiviando la seduta con un rialzo dello 0,64% a 16,55 euro per azione.

Il semestre di Mediobanca

L’utile netto di Mediobanca ha segnato un aumento del 7,9% a 659,7 milioni, battendo nettamente il consensus, pari a 635 milioni. I ricavi sono cresciuti del 6,8% a 1,847 miliardi, con un rapporto costi/ricavi in calo al 42% e un costo del rischio a 50 punti base. 

Nei primi sei mesi dell’esercizio 2024-2065, il Rote si è attestato al 14% (+60 punti), il margine di interesse è stato pari a 978,9 milioni, sui livelli dello scorso anno (996,5 milioni), mentre le commissioni nette sono salite a 546,7 milioni (+29,5%), segnando un “nuovo record trimestrale” di 315,5 milioni. Il Cet1 è al 15,2%.

Mediobanca alza i target al 2026

L’istituto di Piazzetta Cuccia ha rivisto al rialzo gli obiettivi del suo piano industriale e per il prossimo esercizio (2025/2026) stima ricavi pari a circa 4 miliardi, in aumento rispetto al target originario di 3,8 miliardi e un utile netto superiore a 1,4 miliardi, con un pay-out di circa il 100%.

Tirando le somme, la distribuzione totale cumulata nei 3 anni del Piano 23/26 si attesta a oltre 4 miliardi (dai 3,7 miliardi che era il target originario del piano).

Cda conferma il No all’Ops di Siena

Il consiglio di amministrazione di Mediobanca ha ribadito la propria contrarietà al’Ops da 13,3 miliardi lanciata da Mps. L’offerta, ribadiscono gli amministratori, è “priva di razionale industriale e finanziario, e dunque distruttiva di valore per gli stakeholder di Mediobanca e di Mps”. Inoltre, “si segnalano potenziali disallineamenti di interesse tra alcuni rilevanti azionisti presenti in Mediobanca, Mps e Generali e gli altri azionisti di entrambe le realtà”.

Nagel: “Tutte le divisioni in crescita”

“Dopo aver chiuso lo scorso esercizio con i risultati migliori di sempre, Mediobanca ha confermato anche in questo semestre la crescita di tutte le sue divisioni, consolidando le principali iniziative del piano 2023-20626”, ha detto Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, commentando la semestrale. “Tutte le piattaforme distributive fisiche e digitali sono state potenziate, attraendo i migliori talenti – ha aggiunto il manager – l’offerta di servizi è stata ampliata e riposizionata sempre più sul modello Private Investment Banking, con un ottimo riconoscimento da parte dei clienti nelle loro decisioni di investimento, di finanziamento, di consulenza ordinaria e straordinaria” ha sottolineato.

La banca “è concentrata sull’esecuzione del Piano One brand-One culture che la colloca come operatore sempre più focalizzato sul Wealth Management fortemente integrato con un Corporate & Investment Banking sinergico e diversificato. Remunerazione degli azionisti e creazione di valore collocano Mediobanca ai migliori livelli settoriali, in uno scenario di riduzione dei tassi di interesse”, ha concluso Nagel.

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