“Il rinnovo parziale del patto con poco più del 30% del capitale vincolato è stato positivo perché ha fatto sì che la quota potenzialmente sul mercato sia aumentata”. Lo ha detto Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, nel corso dell’assemblea dell’istituto di Piazzetta Cuccia.
Lo scorso 30 settembre il patto di sindacato di Mediobanca è stato rinnovato fino al dicembre 2015 con una riduzione delle azioni vincolate al 30,05%, dal 42% di fine giugno.
In questo modo “la liquidità del titolo è cresciuta – ha aggiunto Nagel – e il peso del titolo sugli indici è aumentato e aumenterà”.
Si apre così una nuova era dopo quella del “Salotto buono”. Con il progressivo addio al sistema delle partecipazioni incrociate, la nuova Mediobanca di Nagel si concentra sulla redditività, puntando sul business bancario: da una parte il corporate & investment banking, dall’altra il retail con Compass e CheBanca!
Inoltre, è possibile che “entro fine anno” il patto di sindacato di Mediobanca si trasformi “in un accordo di consultazione o comunque in una formula che preveda un alleggerimento dei vincoli sulle disponibilità delle azioni”, ha detto un fonte vicina al dossier.
Tutti i soci rimasti nel patto “sono orientati in questa direzione”, ha sottolineato la fonte, aggiungendo che si sta pensando anche ad una “abolizione” dei tre gruppi di azionisti del patto (bancari, industriali ed esteri).
Nei prossimi giorni si svolgeranno ricognizioni informali tra i soci per ragionare sull’evoluzione del patto, mentre Vincent Bolloré non ha ancora comunicato agli altri soci le sue intenzioni circa l’incremento della sua quota all’8% o l’ingresso di nuovi soci esteri.
Subito dopo la diffusione di queste indiscrezioni, tuttavia, la presidenza del patto di sindacato di Mediobanca ha precisato in una nota che “non ci sono novità rispetto a quanto comunicato in data 30 settembre su rinnovo, tipologia e composizione dell’accordo”.
Intanto, sulla scia dei conti diffusi in mattinata, all’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa di Mediobanca guadagna il 3,24%, mettendo a segno il maggior rialzo dell’intero Ftse Mib.