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Mediobanca, indagine sul settore vinicolo: il fatturator sale dell’4,8%

Mediobanca ha pubblicato la sua consueta indagine annuale sul settore vinicolo, un’analisi divisa in due sezioni che pone alla luce le condizioni patrimoniali delle aziende italiane del settore e l’andamento in Borsa delle società vinicole quotate in tutto il mondo.

Il risultato che emerge dai pre-consuntivi di bilancio segnalano un aumento del fatturato del 4,8%, dovuto soprattutto alla forte crescita dell’export. Un dato che si contrappone alla contrazione della manifattura (-0,3%) e al lieve progresso delle industrie alimentari (+0,3%). Le vendite complessive del 2013 si portano così del 24,1% sopra il livello del 2008, quelle all’export del 40,4%, quelle nazionali del 10,7%, confermando la tendenza degli ultimi sei anni (ad eccezione del 2009).

Il 2012 del settore vinicolo si è chiuso con ricavi in crescita del 7,7% sul 2011, (+9,3% all?export, +6,1% in Italia), più di quanto segnato dal settore alimentare nel suo insieme (+2%) e dall’industria delle bevande (+4,6%), mentre l’industria manifatturiera italiana si è contratta (-2,1%).

I tassi di crescita delle vendite sono in riduzione dal 2011 e sono tornati sui livelli del 2010; investimenti tecnici nel 2013: in caduta, su base omogenea, del 24,2% dopo il +5,6% del 2012 e la flessione del 25,8% subita nel 2011; gli investimenti pubblicitari del settore vinicolo sono in crescita dell’1,5% (quelli nazionali sono caduti del 12,3%). L’aggregato vinicolo ha realizzato tra 2008 e 2012 un incremento dei dipendenti (+2,7%) che contrasta con il downsizing delle società del settore beverage (-5,2%) e dell’industria manifatturiera italiana nel suo insieme (-6%).

Nel rapporto di Mediobanca si trova anche la classifica dei maggiori gruppi italiani per fatturato. Al vertice si confermano i tre gruppi che guidavano la graduatoria anche lo scorso anno: Cantine Riunite-GIV (534 milioni, +4,2% sul 2012), Caviro (327 milioni, +15,2%) e la divisione vini della Campari (228 milioni, +15,8%). La Antinori a 166 milioni (+5,5% sul 2012) si colloca in quarta posizione dalla sesta del 2012, scalzando la cooperativa Mezzacorona che è quinta a 163 milioni (+1,7%) e la F.lli Martini che scende dalla quinta alla sesta con vendite a 159 milioni (+0,5%). Guadagna la settima posizione la Casa Vinicola Zonin con 154 milioni (+9,9%) a spese della cooperativa Cavit che è ora ottava a 153 milioni (-0,1% sul 2012); chiudono la top ten la Casa Vinicola Botter con 136 milioni, che guadagna tre posizioni collocandosi nona grazie alla forte crescita delle vendite (+30%) e la Enoitalia che, pur cresciuta del 13,2%, cede una posizione ed è decima con 128 milioni.

Una serie di dati (l’indagine di Mediobanca è molto esaustiva da questo punto di vista), che fotografano la situazione di un settore in buona salute, almeno nelle sue eccellenze, in netto contrasto con l’andamento dell’economia italiana degli ultimi anni.


Allegati: Indagine sul settore vinicolo 2014 BOZZA.pdf

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