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Mediobanca, il patto boccia l’Ops di Mps e si rafforza con nuovi ingressi: entrano Falck e Aspesi

I soci del patto di Mediobanca, allineandosi con il Cda, bocciano l’Ops di Mps come “inadeguata”. I nuovi ingressi riequilibrano parzialmente il disimpegno del gruppo Gavio, portando la quota complessiva all’11,87%

Mediobanca, il patto boccia l’Ops di Mps e si rafforza con nuovi ingressi: entrano Falck e Aspesi

Il patto di consultazione di Mediobanca boccia l’Ops di Montepaschi di Siena ritenendola “inadeguata” e allineandosi così alla posizione già espressa dal consiglio di amministrazione con toni perfino più duri. Mentre ribadisce il proprio no all’offerta, il patto si rafforza con l’ingresso di due imprenditori storici, Federico Falck e Alberto Aspesi, un’operazione che punta anche a bilanciare la progressiva riduzione della presenza del gruppo Gavio.

Il risultato è un lieve ma significativo incremento della quota di capitale apportata all’accordo, che passa dall’11,62% all’11,87%. Questo il verdetto dell’assemblea dei soci storici, riunitasi mercoledì 19 febbraio in Piazzetta Cuccia.

Nuovi ingressi per riequilibrare il patto: entrano gli imprenditori Falck e Aspesi

Nel patto figurano già Finprogr della famiglia Doris, che ha recentemente aumentato la sua partecipazione allo 0,96% del capitale totale di Mediobanca, Mediolanum (3,49%) e, con quote minori, Monge, Lucchini, Gavio, Pecci, il gruppo metallurgico Ferrero, Vittoria Assicurazioni (famiglia Acutis) e Valsabbina Investimenti.

A rafforzare la compagine sono ora Afl srl, controllata da Federico Falck con lo 0,13% (1,1 milioni di azioni), e lo stilista Alberto Aspesi, che tramite la sua controllata Bocca di Rosa srl detiene lo 0,33% (2,7 milioni di azioni).

L’ingresso dei due imprenditori arriva proprio mentre Gavio riduce la sua storica partecipazione. L’assemblea ha infatti preso atto della vendita di 1.725.000 azioni Mediobanca (0,21%) da parte di Aurelia (Gruppo Gavio).

Mediobanca: confermati il presidente Casò e i membri del comitato Doris e Pecci

L’assemblea ha inoltre confermato il presidente Angelo Casò e i membri del comitato Massimo Doris e Alberto Pecci. Sul tavolo anche i risultati semestrali al 31 dicembre, approvati dal cda il 10 febbraio, che “confermano la solidità del modello di business specializzato, incentrato sul wealth management e sul private investment banking, in grado di offrire importanti e distintive opportunità di crescita nell’ambito del piano One Brand – One Culture”.

Infine, gli azionisti hanno “preso atto, condividendole, delle valutazioni preliminari del board di Mediobanca in ordine all’inadeguatezza dell’offerta pubblica di scambio promossa da Mps”, conclude la nota.

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