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Mediobanca, Bollorè vende la sua quota dopo vent’anni: pensa alla Francia ma anche a Tim

Imagoeconomica

Vincent Bollorè vende dopo vent’anni la sua partecipazione in Mediobanca e dice addio all’istituto di Piazzetta Cuccia dove l’aveva introdotto il suo maestro Antoine Bernheim, uomo forte della finanza europea che però, come ha opportunamente ricordato “la Repubblica”, soleva sfrucugliarlo dicendogli: “Vincent, non capirai mai niente dell’Italia”.

Bollorè, finanziere spericolato e controverso, nato 70 anni fa in Bretagna, ha venduto il 2% di Mediobanca, nella quale in passato era arrivato a detenere fino al 7,9%, e in Italia resta concentrato su Tim, dove è ancora il primo azionista ma dove ha perso finora una valanga di soldi. La sua campagna italiana si è rivelata disastrosa, perchè ha fallito l’assalto a Mediaset e non ha mai saputo esercitare con chiarezza il suo ruolo in Tim finendo così per dare ragione a Bernheim.

Bollorè resta primo azionista di Tim e pensa a “Le Figaro”

Il finanziere bretone, che controlla Vivendi ma che ha formalmente lasciato ai figli le cariche più importanti del suo impero, ora pensa soprattutto alla Francia ed è in prima fila nella battaglia contro la rielezione di Emmanuel Macron alla presidenza della Repubblica. In questo momento guarda con attenzione all’Opa su Lagardere della famiglia Dassault e non ha mai smentito il suo interesse per il quotidiano conservatore Le Figaro”. Gli servirà per dimenticare le delusioni italiane, anche se la partita su Tim, che domani dovrà decidere sull’Opa KKR, lo vede ancora protagonista.

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Categories: Finanza e Mercati