21 miliardi di euro. E’ questa la cifra che, secondo gli analisti di Mediobanca Securities, servirebbe alle banche italiane per aumentare la copertura dei crediti dubbi, allineandola così agli standard europei. In uno studio pubblicato oggi, infatti, emerge che la copertura media dei crediti dubbi degli istituti italiani si attesta al 39% (si va dal 43% di Unicredit al 24% di Intesa Sanpaolo), molto al di sotto dalla media europea, che è al 53%.
Per mettere a posto i conti, si potrebbe intervenire, sempre secondo lo studio, sul bilancio 2012, a carico dei conti del quarto trimestre. L’idea rilanciata da Mediobanca Securities è quella di creare una “bad bank”, finanziata dall’Esm con un capitale da 18 miliardi di euro, nella quale far confluire le sofferenze.
“Per le istituzioni europee – spiega il rapporto – sarebbe ben difficile negare questa possibilità all’Italia”, tenendo conto che una possibilità del genere è stata già concessa alla Spagna e considerando il contributo da 125 miliardi dell’Italia all’Esm. A ostacolare questo progeto, però, potrebbe essere l’incertezza politica italiana.