Non si placa la tensione fra Israele e Gaza. Nella notte, secondo quanto riportano i media locali, altri due razzi sono stati intercettati dal sistema israeliano Iron Dome a Tel Aviv e dintorni. Non è tardata ad arrivare la replica di Israele: almeno sei persone sono poi morte in un raid aereo sul nord della Striscia di Gaza, secondo quanto affermano fonti mediche palestinesi. Secondo le fonti è stata anche colpita un’abitazione di Beit Hanun.
Le sirene di allarme sono intanto risuonate per la prima volta anche a Gerusalemme: il sistema antimissili israeliano Iran Dome ha intercettato quattro razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. Il braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, ha rivendicato il lancio di razzi contro Gerusalemme, Tel Aviv e Haifa. “Per la prima volta le Brigate Qassam hanno lanciato contro Haifa un razzo R160, contro Gerusalemme quattro razzi M75, e contro Tel Aviv altri quattro razzi M75”, affermano le Brigate in un comunicato.
Immediata la condanna del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon: “Questi attacchi indiscriminati contro aree in cui vivono i civili devono fermarsi”. “Hamas deliberatamente si nasconde dietro i civili. Ed è quindi responsabile per le vittime collaterali”, ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu riferendosi agli ultimi avvenimenti nella Striscia.
Netanyahu ha quindi dato istruzioni all’esercito per una possibile offensiva terrestre nella Striscia. Lo ha detto Haaretz citando una fonte ufficiale presente ad una riunione a Tel Aviv. “L’offensiva terrestre è sul tavolo e le istruzioni del premier sono prepararsi ad una profonda, lunga, continua e forte campagna a Gaza”, ha detto. Il premier israeliano si è quindi rivolto a tutti i cittadini di Israele “per stare uniti come un’unica persona, visto che i terroristi di Hamas vedono gli israeliani come un unico obiettivo per i loro attacchi”.