In Italia mancano 7.146 medici e la carenza si concentra in tre regioni – Campania, Lazio e Sicilia – che da sole necessitano di oltre 6mila camici bianchi. Il Governo ha detto di voler affrontare il problema, ma per assumere tutti i professionisti necessari servirebbero almeno 950 milioni di euro. Le cifre sono contenute in un’elaborazione di Anaao Assomed, sigla dei medici ospedalieri, che in base ai dati del Conto annuale del Tesoro ha confrontato l’anno di massima occupazione nell’ultimo decennio con il 2017, l’ultimo disponibile. Lo stesso calcolo è stato replicato anche sul fronte della spesa.
Secondo Anaao, però, non mancano solo i medici. Il Servizio sanitario avrebbe bisogno anche di 2.122 dirigenti non medici. Poi c’è il problema della carenza d’infermieri, su cui però non sono state fatte stime. In ogni caso, è certo che – tutto considerato – assumere il personale necessario costerebbe oltre un miliardo di euro.
Il tempo per correre ai ripari non è molto. L’obiettivo è tornare a un numero adeguato di medici entro il 2023-2025, anni del picco massimo di uscita dei medici dal mercato del lavoro per pensionamento. Entro sei anni, infatti, si ritireranno dal lavoro ben 38mila camici bianchi (45.000 se si tiene conto anche dei medici di base), una tendenza che rischia di essere appesantita dall’introduzione di «quota 100». Intanto, le Università non producono abbastanza laureati e tra questi non pochi scelgono di andare a lavorare all’estero.
Il sindacato propone una duplice soluzione: da una parte il ripristino degli organici con il famoso investimento da oltre un miliardo e dall’altra l’assunzione massiccia di specializzandi.
Dalle Regioni, invece, è arrivata un’altra proposta: mantenere i medici in servizio oltre i 65 anni, fino a maturare quaranta anni di servizio effettivo, e comunque non oltre il settantesimo anno di età. L’idea è contenuta nel documento in 16 punti della Conferenza delle Regioni per affrontare la carenza di camici bianchi. Il testo sarà presentato nei prossimi giorni al ministro della Salute Speranza.