Mentre Mediaset si prepara a diventare olandese, Vivendi torna all’attacco sui diritti di voto. I soci francesi, in possesso del 9,61% del capitale sociale di Mediaset e del 29,9% dei diritti di voto, hanno inviato una lettera, scritta rigorosamente in italiano dal segretario generale di Vivendi, Frederic Crepin, per chiedere di “convocare senza ritardo” una nuova assemblea per la revoca del voto doppio”.
Le intenzioni del colosso guidato da Vincent Bolloré sono chiare. Il Biscione spiega in una nota che la richiesta è stata fatta “nell’interesse di Mediaset e dei suoi azionisti” allo scopo “di revocare le deliberazioni assunte dall’assemblea straordinaria del 18 aprile”. Deliberazioni che, secondo i francesi, “sarebbero invalide per aver” Mediaset “illegittimamente escluso” il gruppo di Vincent Bolloré “dall’esercizio del diritto di voto”. Due mesi e mezzo fa infatti, il consiglio di amministrazione di Mediaset ha deciso di opporsi alla richiesta del gruppo e della fiduciaria Simon (alla quale è intestato 19,19%) di esercitare i diritti di voto inerenti alle rispettive partecipazioni nel corso dell’assemblea. Per la fiduciaria è stato imposto il divieto anche alla partecipazione ai lavori assembleari. Decisioni da subito definite “illegali” da Vivendi.
Il cda svolgerà le opportune valutazioni sulla richiesta in vista dell’assunzione delle determinazioni di competenza. Secondo l’Ansa, l’assemblea dovrebbe essere convocata entro una decina di giorni.
Le polemiche tra le due “fazioni” risalgono però a molto prima. Due anni fa, i transalpini hanno prima fatto saltare l’acquisto di Mediaset Premium (l’affare è poi finito in Tribunale) e poi rastrellato quasi il 30% di Mediaset. Successivamente, a causa della legge Gasparri sui tetti di controllo nel settore media e telecomunicazioni – Vivendi ha in mano il 23,9% del capitale di Tim – la società di Bolloré è stata costretta a girare alla fiduciaria Simon, il 19,19%, mantenendo direttamente il controllo sul 9,6%.
A Piazza Affari il titolo Mediaset guadagna lo 0,74% a 2,861 euro.