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Mediaset, Vivendi: “Non è un atto ostile” (VIDEO)

“Certamente non è stato sollecitato, ma non è un atto ostile”: questa la posizione espressa oggi da Vivendi, rispondendo a una domanda dell’Ansa a Parigi sulla recente e aggressiva scalata a Mediaset, che ha portato il gruppo media francese a salire a una partecipazione del 20% del Biscione. In pochi giorni, dopo averlo annunciato tramite un comunicato diffuso venerdì scorso, Vivendi è salita da una quota del 3% al 20%: un’operazione definita ostile persino dal Governo italiano e che ha scatenato l’immediata reazione della famiglia Berlusconi, che attraverso Fininvest ha rafforzato la propria posizione salendo ieri al 38,5%. “Non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori – ha dichiarato Silvio Berlusconi -. Per questo abbiamo aumentato la nostra partecipazione e continueremo a farlo nei limiti consentiti dalle leggi”.

Vivendi, che oggi alla Borsa di Parigi guadagna oltre l’1% a 18,27 euro per azione (intorno alle 16.30), ma che il massimo lo aveva toccato a inizio settimana con i 18,9 euro di lunedì 12 dicembre, smentisce però di aver compiuto un’azione ostile: “Vogliamo estendere e rafforzare la nostra posizione in Europa del sud che per noi è strategica. Per questo abbiamo deciso di acquisire le quote di Mediaset”. Il Biscione invece perde lo 0,9% circa, quando manca un’ora alla chiusura dei mercati (alla fine sarà l’unico titolo del Ftse Mib in rosso insieme a Banca Mediolanum), ma lo fa dopo una settimana a dir poco trionfale, durante la quale ha guadagnato più del 30% di valore: lunedì vale 2,71, oggi 3,59 euro.

Intanto Mediaset, secondo le indiscrezioni di Milano Finanza, sarebbe pronta a passare al contrattacco: la famiglia Berlusconi starebbe infatti valutando di comprare un pacchetto di Telecom Italia, di cui Vivendi è l’azionista di riferimento, proprio per difendersi dalla scalata del gruppo di Vincent Bollorè. Coerentemente con questa ipotesi, oggi Telecom Italia è il titolo più scambiato a Piazza Affari, dove nel pomeriggio guadagna il 3,5% a 0,7915 euro per azione. 

Sulla vicenda si stanno schierando diverse figure del mondo politico e finanziario, per quello che sta diventando sempre di più un derby Italia-Francia ad alta tensione: ieri il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha assicurato che “il Governo monitorerà la situazione”, mentre oggi è intervenuto anche Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo: “Supportiamo Mediaset, le aziende italiane devono restare italiane”.

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