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Mediaset utili a 23 milioni e dopo 3 anni tornano i dividendi

Utili in crescita per il gruppo di Cologno Monzese che passa da 8,9 milioni di euro del 2013 ai 23,7 milioni dello scorso anno – Il gruppo tuttavia ritiene “difficilmente prevedibile” l’andamento della pubblicità nel 2015

Mediaset utili a 23 milioni e dopo 3 anni tornano i dividendi

Mediaset parte male ma poi recupera dopo la trimestrale. Il gruppo televisivo viene scambiato al momento a 4,394 euro (+0,23%). Mediaset torna al dividendo dopo tre anni grazie ai risultati positivi relativi al 2014. Il gruppo di Cologno Monzese ha chiuso l’esercizio con un utile netto in crescita a 23,7 milioni (da 8,9 milioni) su ricavi netti stabili a 3,414 miliardi.

Il consiglio di amministrazione di Mediaset proporrà agli azionisti un monte dividendi da 22,7 milioni pari a 0,02 euro per azione. In Italia i ricavi pubblicitari lordi sono calati del 3,8% a 1,982 miliardi. Per quanto riguarda l’esercizio in corso, Mediaset evidenzia come la “dinamica del mercato pubblicitario di inizio 2015 conferma il progressivo miglioramento rispetto ai trimestri precedenti”. Tuttavia  Mediaset precisa che il contesto generale comunque rende al momento “difficilmente prevedibile” l’andamento del mercato pubblicitario e per questo il gruppo non è in grado di stimare “attendibilmente” i risultati economici consolidati 2015.

“Un altro inizio a rilento” è il titolo del report di Barclays, che conferma il giudizio “underweight” con target alzato a 3,75 da 3,7 euro. Il broker ritiene che il mercato stia “prezzando una ripresa eccessiva della raccolta pubblicitaria” del gruppo e considera improbabile che Premium riesca ad avere abbastanza abbonati o un Arpu sufficiente per bilanciare i costi dell’esclusiva triennale sulla Champions League; ieri il Cfo di Mediaset ha ribadito che Premium (1,7 milioni di abbonati, in calo del 6%) chiuderà in perdita il primo anno, a break even nella seconda stagione e in utile nella terza.

In linea con Barclays il giudizio di Bernstein (“underperform”).

Nomura (“neutral”) parla di conti 2014 in linea con le previsioni ma di un dividendo inferiore (sarà distribuita una cedola simbolica di 0,02 euro) e non è certa di una ripresa continuativa della raccolta pubblicitaria nel 2015. Per Equita invece il 2014 è leggermente peggiore delle aspettative così come l’avvio del 2015, anche se il broker conferma la stima di +3,5% della raccolta pubblicitaria in Italia quest’anno. Il suo giudizio “buy” nasce anche dalle aspettative di M&A sulla pay Tv.

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