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Mediaset, il primo trimestre torna in utile

Mediaset archivia il primo trimestre con un utile da 700mila euro e ricavi in crescita dell’1%, a 828,8 milioni. Lo stesso periodo del 2014 si era chiuso con una perdita di 12,5 milioni. Oggi, a fronte di un ebitda in peggioramento a 306,7 milioni (da 322,8), dovuto ai maggiori costi operativi, il risultato operativo è salito a 45,9 milioni grazie ai minori ammortamenti sui diritti televisivi. Gli analisti stimavano ricavi di gruppo intorno agli 830 milioni, un ebit intorno ai 40 milioni e un risultato netto in sostanziale equilibrio. 

E’ migliorato l’indebitamento finanziario netto, sceso dagli 861 milioni di fine2014 ai 623,6 milioni di fine marzo per effetto della generazione di cassa (161,1 milioni) e dall’incasso di 100 milioni dovuto alla vendita dell’11% di Premium a Telefonica. 

La raccolta pubblicitaria in Italia è calata dell’1,6% rispetto allo stesso periodo 2014. Per il secondo trimestre Publitalia prevede un risultato “migliore” rispetto all’andamento registrato nel primo trimestre. Mediaset non fornisce indicazioni sui risultati economici di fine anno in quanto andrà verificato da un lato l’andamento della raccolta in Italia e in Spagnae, dall’altro, gli abbonamenti di Mediaset Premium.

Il Biscione esclude invece alleanze azionarie con Telecom Italia, mentre lascia la porta aperta ad accordi di tipo commerciale sia con Telecom sia con altri operatori tlc. Lo ha spiegato il cfo Marco Giordani agli analisti. “Posso escludere un accordo di partnership con Telecom Italia”, mentre accordi di tipo commerciale “sono possibili”, ha detto agli analisti. 

Giordani ha quindi ribadito che i contatti in corso con i gruppi telefonici non riguardano solo Telecom ma anche altri operatori e riguardano l’accesso alla rete per la fornitura dei contenuti di Premium. Sempre sulla pay tv, ha proseguito Giordano, “siamo aperti a un ulteriore partner azionario” ma “non siamo alla ricerca di un acquirente”.

Dopo la diffusione dei dati sul primo trimestre il titolo Mediaset crolla a Piazza Affari. Alle ore 10 il titolo si inabissa e perde oltre 5 punti percentuali. Alla base dell’ondata di vendite ci sono i dati negativi sulla raccolta pubblicitaria.

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