Mediaset deve decidere come muoversi sul caso Endemol entro oggi. Infatti alcuni creditori (hedge fund come Centrebridge e Apollo e Goldman Sachs) potrebbero, in nome della rottura dei covenants, convertire le quote di debito di Endemol in azioni, diventando così azionisti di maggioranza nel gruppo di entertainment. In questo caso, gli attuali principali azionisti, tra cui Mediaset, ne perderebbero il controllo.
Il debito della società che produce format televisivi dovrebbe ammontare a circa 2,3 miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi in prestiti senior e 0,4 in prestiti subordinati. Per evitare di vedersi diluito il suo controllo, Mediaset avrebbe dovuto continuare a lavorare con tutti gli altri attori finanziari (creditori e azionisti) esposti verso Endemol per trovare una soluzione. Invece Mediaset ha cercato alleanze diverse – prima conn alcuni broadcasters come ITV e il gruppo Turner, ora con il fondo di private equity Clessidra – per mettere in atto il piano di ristrutturazione della sua partecipata Endemol. Le ultime indiscrezioni parlano di un accordo con Clessidra per un investimento da parte di entrambe di 400-500 milioni di euro, in modo da mantenere il controllo della società olandese.
Ma per mantenere questo controllo, Mediaset rischia di dover pagare un prezzo troppo elevato. Secondo un’analisi di Equita, se si assumesse una valutazione di Endemol a 7 volte l’Ebitda e un leverage di 3 volte, la valutazione equity sarebbe circa 500-600 milioni. Ne segue che i soci che vorranno avere il controllo della società dovranno investire circa 250-300 milioni di euro, soprattutto attraverso la conversione dell’1,9 miliardi di debito senior.
A Piazza Affari il titolo Mediaset perde l’1,42%.