Nel primo trimestre 2023 l’export della meccatronica milanese è cresciuto più che in Lombardia: + 14,7% contro il 7,7%. La performance è in linea con quella del totale economia della provincia (+14,5% nel primo trimestre 2023). È quanto emerso dall’attività di analisi promossa dall’Osservatorio paritetico territoriale metalmeccanici, costituito da Assolombarda e dalle segreterie provinciali sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil per monitorare le tematiche più rilevanti del settore metalmeccanico milanese.
La produzione manifatturiera milanese ha subito un rallentamento nei primi tre mesi del 2023: +3,3% tendenziale, più del +2,5% lombardo. Mentre l’export ha registrato aumenti a doppia cifra sia nel 2022 (+19,6%), sia nel primo trimestre 2023 (+14,5% rispetto al primo trimestre 2022).
Boom della meccatronica milanese
Nel dettaglio, nel 2022, le esportazioni della meccatronica sono state sostenute soprattutto dai settori della metallurgia, dell’elettronica e delle apparecchiature elettriche, che hanno performato più della media del settore (oltre il +20%, con una media della meccatronica del +14,9%). Nel primo trimestre 2023, invece, sono soprattutto le apparecchiature elettriche (+24,7%) e l’automotive (+19,4%) a trainare l’export della meccatronica. Rispetto al dato lombardo, nel primo trimestre 2023, l’export della meccatronica a Milano presenta tassi di crescita superiori in tutti i settori, ad eccezione dell’elettronica (+13,5% in Lombardia, contro il +10,2% a Milano). In particolare, l’automotive è il settore dove Milano e Lombardia si discostano maggiormente: l’export della provincia è cresciuto del +19,4%, mentre l’export della regione è in calo del -2,4%.
Segnali positivi dal mercato del lavoro
Nel comparto meccatronico milanese scendono ai minimi le ore di cassa integrazione autorizzate, solo 151 mila ad aprile rispetto alle 510 mila di marzo. Negli ultimi 12 mesi le imprese milanesi del settore hanno pubblicato quasi 14 mila annunci di lavoro, ricercando principalmente installatori-riparatori, assemblatori e disegnatori industriali.
Una nota positiva riguarda anche gli investimenti in formazione effettuati dalle imprese metalmeccaniche di Milano, un dato ricavato sulla base dei dati legati alla formazione finanziata con i fondi interprofessionali. Dalle richieste inoltrate alla Commissione Formazione Territoriale costituita da Assolombarda-Cgil-Cisl-Uil emerge che, nel 2022, la formazione ha coinvolto principalmente figure impiegatizie (impiegati generici, personale di front office, contabili), operai metalmeccanici specializzati e tecnici (tecnici specializzati nel life science e in ingegneria, tecnici informatici e amministrativi).
Rispetto al 2021, dallo studio emergono alcuni trend significativi: il maggiore accento sulla sostenibilità ambientale (a scapito di informatica e abilità personali che, nel periodo Covid, avevano registrato un forte impulso), il crollo delle attività della formazione dedicate a supportare i lavoratori nelle fasi di distanziamento sociale e la crescente attenzione al rafforzamento delle competenze digitali, del lavoro di squadra e della capacità decisionali.