I tempi migliori, per McDonald’s, sembrano sempre più lontani: il colosso stanunitense, per la seconda volta in due anni, ha rimosso il capo della propria divisione Usa, mentre il calo dei vendite e utile netto, sia negli Usa sia in Europa, appare ormai inarrestabile.
Pesano, sulle fortune di McDonald’s, i rapporti geopolitici con Cina e Russia e la crescente tendenza salutista, oltre all’abbandono dei giovani fino ai 21 anni (-12,9%). L’azienda di fast food ha registrato un utile netto in calo dell’1% su base annua nel secondo trimestre 2014. Un calo limitato, ma che rappresenta la contrazione più forte affrontata dal gruppo a partire dal 2003, mentre il fatturato ha subito una flessione dell’1,5%. Il compito assegnato al nuovo capo della divisione Usa, Mike Andres, chiamato a rilanciare l’azienda, sembra decisamente difficile.