Nel terzo trimestre McDonald’s ha facilmente superato le stime su utile e fatturato, grazie in particolare al fatto che negli Stati Uniti le vendite comparate, quelle dei ristoranti aperte da almeno un anno, sono cresciute per la prima volta in due anni (+0,9%, contro il -0,2% previsto). La notizia sta spingendo il titolo, che nel premercato a Wall Street guadagna il 5,3%. Nei tre mesi, McDonald’s ha riportato un utile di 1,31 miliardi, 1,40 dollari per azione, in rialzo dagli 1,07 miliardi, 1,09 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso.
Il fatturato è calato del 5,3% a 6,62 miliardi, ma sarebbe cresciuto del 7% senza l’impatto delle fluttuazioni valutarie. Gli analisti attendevano un utile di 1,27 dollari per azione, su vendite per 6,41 miliardi. Il colosso dei fast food sta lavorando strenuamente per rilanciare le attività americane, per esempio offrendo il menù colazione tutto il giorno, consentendo alle divisioni regionali di proporre propri prodotti e studiando campagne pubblicitarie che mettono maggiore enfasi sulla qualità e la freschezza degli ingredienti. Le vendite comparate sono salite del 4% a livello globale, contro il +1,9% atteso.