Nei primi tre mesi dell’anno i profitti di McDonald’s si sono attestati in ribasso, con la maggiore catena mondiale di fast food in affanno nel cercare di dare nuovo impulso alle vendite dopo un 2013 problematico. I conti sono stati inferiori alle stime: la strategia dell’amministratore delegato Don Thompson non dà i frutti sperati, nonostante i tentativi di rafforzare l’offerta di menù.
La società ha riportato profitti per 1,2 miliardi di dollari, 1,21 dollari per azione, contro gli 1,27 miliardi, 1,26 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso. Il fatturato è cresciuto a 6,7 miliardi di dollari, ma gli analisti attendevano profitti per 1,24 dollari per azione su un giro d’affari di 6,73 miliardi. Da segnalare che le vendite nei ristoranti aperti da almeno un anno sono cresciute a livello globale dello 0,5%, grazie all’aumento della spesa media per cliente, ma il dato negli Stati Uniti si è attestato in ribasso dell’1,7%. Thompson prevede che in aprile le vendite comparate “saranno modestamente positive”.