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Mazzotta presidente di Fincantieri: si dimette da Ragioneria dello Stato dopo il pressing del Governo. Perrotta in pole

Imagoeconomica

Se ne parlava da mesi e alla fine il turn over si è concretizzato. Biagio Mazzotta ha detto addio alla Ragioneria generale dello Stato e ora approda ai vertici di Fincantieri. Mazzotta sarà dunque il nuovo presidente del gruppo dopo la scomparsa di Claudio Graziano. La nomina, appunto, era nell’aria, soprattutto era nell’aria la sua uscita dal ministero dell’Economia, dove sembra ormai pronta a sostituirlo Daria Perrotta, attualmente a capo dell’ufficio legislativo di Giancarlo Giorgetti.

Mazzotta, l’addio dopo le tensioni

L’annuncio della nomina da parte di Fincantieri (dopo il disco verde di Cdp) è arrivato contestualmente alla nota del Mef sulle dimissioni in via di formalizzazione di Mazzotta dalla Ragioneria, con il “sincero” ringraziamento da parte del ministro dell’Economia. Giorgetti esprime “gratitudine per il lavoro svolto e formula i migliori auguri per il prossimo prestigioso ruolo di presidente di Fincantieri”. Parole che sembrano voler sminare il terreno dopo le tensioni nate tra il Gabinetto e l’ormai ex controllore dei conti sul caso Superbonus. La colpa imputata a Mazzotta sarebbe stata quella di non aver previsto “il mostro” che ha divorato negli ultimi anni oltre 200 miliardi di euro di risorse pubbliche, pesando come un macigno sul deficit e sul debito pubblico e complicando il lavoro del Tesoro nella messa a punto delle ultime manovre. Le accuse, più o meno esplicite, sono state però sempre respinte dal diretto interessato che ha resistito al suo posto per oltre un anno.

Mazzotta, quali deleghe in Fincantieri

In Fincantieri sono state conferite a Mazzotta le deleghe in materia di rappresentanza istituzionale, supervisione della security aziendale e del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Concorrerà inoltre con l’amministratore delegato “alla definizione delle attività di comunicazione e relazioni istituzionali, alla definizione e allo sviluppo delle strategie nazionali e internazionali e alle attività di internazionalizzazione della società”.

Perrotta in pole per il dopo-Mazzotta: chi è

Il governo potrà quindi ora avviare l’iter di nomina del nuovo Ragioniere generale e – riporta l’Ansa – il primo appuntamento utile per farlo potrebbe essere il Consiglio dei ministri atteso per mercoledì 7 agosto.

Dopo indiscrezioni e notizie sempre più ricorrenti, il nome di Daria Perrotta, classe 1977, appare scontato e condiviso a livello governativo. Anche il parere della Corte dei Conti, a cui la nomina sarà sottoposta, sembra più che altro una formalità. Già capo di gabinetto a Palazzo Chigi quando la carica di sottosegretario alla presidenza era stata affidata dal governo Draghi a Roberto Garofoli, Perrotta è infatti proprio un magistrato della Corte. Si tratterebbe della prima donna alla guida della Ragioneria, ma anche di una figura esterna al dipartimento, solitamente affidato a membri interni.

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