Grazie al traino delle banche recuperano le banche europee. L’indice Ftse Mib avanza dell’1,4% circa a quota 16.888, poco sopra l’1% Francoforte davanti a Parigi e Madrid +0,8%, Londra limita il rialzo allo 0,1%. Bene anche Tech e Automotive, entrambi con progressi superiori al punto percentuale.
Euro in leggero calo sul dollaro a 1,1168. Sul fronte del mercato obbligazionario, sono poco mossi i rendimenti dei titoli governativi. Bund decennale tedesco -0,08%. Scendono su nuovi minimi storici i Btp. Nell’asta di oggi il tasso dei titoli a 5 anni si è attestato allo 0,19% (-7 p.b.) aggiornando il minimo storico segnato nell’asta di luglio. Stesso destino anche per il titolo decennale: il rendimento sceso di 9 punti base all’1,14%. Sui minimi anche i CcTeu con un rendimento lordo dello 0,32% (-6 punti base sull’asta precedente).
Il terremoto che ha colpito la settimana scorsa Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto non avrà conseguenze rilevanti sul profilo creditizio dei titoli garantiti da mutui residenziali. Lo scrive un rapporto Moody’s dedicato alle obbligazioni ‘residential mortgage backed’ (Rmbs).
Una sberla storica: la Commissione europea contesta ad Apple vantaggi fiscali indebiti per 13 miliardi di euro concessi dall’Irlanda. La violazione delle regole europee in materia di aiuti di Stato, è l’accusa, “ha permesso ad Apple di pagare meno imposte di altre società”. Ora la palla passa al Fisco irlandese.
Rialzi superiori al 2% per il comparto finanziario. Sugli scudi Unicredit +2,8%: una volta tanto, a spingere il titolo non sono le vendite di assets ma la notizia che la banca si prepara a cedere 20 miliardi di non performing loans (crediti deteriorati) affiancati dalle garanzie statali. Mps cresce del 2%. Il cda ha esaminato ieri la possibilità di proporre ai detentori di bond subordinati (innanzitutto gli istituzionali, ma forse anche il retail) la conversione dei crediti in nuove azioni Mps. Se il piano andasse in porto l’aumento calerà di conseguenza di 1,5-2 miliardi a circa 3 miliardi. Salgono anche le altre banche. Pop. Emilia +3%, Intesa +2,2%, B. Popolare +2%. Generali +2,7%.
Le quotazioni del greggio a Londra sono in rialzo grazie alla sospensione della produzione nel Golfo del Messico per una tempesta tropicale in arrivo e sulla speculazione che il meeting del paesi produttori in Algeria il mese prossimo agirà per spingere in sù i prezzi. Poco dopo le 12 il futures Brent a Londra guadagna lo 0,79% a 49,65 dollari, mentre il derivato Usa è in rialzo dello 0,83% a 47,37.
Eni +1,5%. L’autorità per la sicurezza del settore petrolifero norvegese (Psa) ha chiesto i piani su come prevenire future carenze nella fornitura di energia alla piattaforma Goliat, nel mare di Barents. Da venerdì la produzione è ferma. Saipem +1,5% è al lavoro sul lancio del bond che servirà a rimborsare il prestito ponte da 1,6 miliardi ottenuto dalle banche a valle dello spin off da Eni. Ieri la società ha avviato il tour di incontri con gli investitori istituzionali. Tenaris +1%.
Nel resto del listino:
– Sale Fca +2%, in un’intervista a Bloomberg TV, Sergio Marchionne spiega che l’azienda non mira alla semplice vendita di Magneti Marelli a Samsung ma ad aprire un’alleanza tecnologica con i coreani per l’auto a guida autonoma.
– Enel +1,2%. Via al primo parco di interscambio di energia tra auto elettriche e rete, operativo in Danimarca, grazie alla collaborazione tra Nissan, Enel e la società californiana Nuvve. Il V2G permette la piena integrazione delle automobili elettriche nella rete elettrica nazionale.
– Telecom Italia +2,4%, Vivendi non svaluta la partecipazione sulla quale ha una minusvalenza teorica di 1,3 miliardi. Il gruppo francese ha fatto sapere che non è stata notificata la citazione presentata da Mediaset +2% al Tribunale di Milano per ottenere l’esecuzione dell’accordo su Premium.
– Avanza Rcs +1,2% in attesa della decisione del Tar del Lazio sul ricorso di Imh, Pirelli e Della Valle contro la decisione Consob di non sospendere l’Opas di Cairo.
– Diasorin sale del 2,7% e si porta a 58,40 euro. Il gruppo italiano di diagnostica ha siglato un accordo con Beckman Coulter Diagnostics per fornire negli Stati Uniti i test Liaison XL per le epatiti A, B e C, oltre che per il test dell’Hiv.