Il Maxxi apre la stagione autunnale con due nuove mostre. Il 17 ottobre 2019 prendono il via la mostra dedicata a Enzo Cucchi in Sala Gian Ferrari, aperta al pubblico fino al 26 gennaio 2020 e l’esposizione “Della materia spirituale dell’arte” che ingloberà il lavoro di ben 19 artisti, con scadenza l’8 marzo 2020.
Enzo Cucchi è una tra le figure più influenti della scena artistica contemporanea. Cucchi sintetizza miti individuali e immaginario collettivo tramite un’estetica che spazia tra il tempo e la storia.
Solo un’opera sarà in mostra: un putto, al cui alluce appare aggrappato uno scorpione e mani agli occhi nel gesto del cannocchiale per focalizzare la visione. E’ una reinterpretazione, che va dalla statuaria romana ai grandi affreschi barocchi, di un bambino nudo.
Nel putto vengono fusi arte e mito, scienza e astrologia: mentre gioca rischia di essere morso dall’animale velenoso, secondo la mitologia greca aveva ucciso il cacciatore Orione. Proprio per questo, lo scorpione è simbolo dell’ignote e della morte.
“Della materia spirituale dell’arte” è invece, un progetto che analizza il tema dello spirituale attraverso lo sguardo dell’arte contemporanea e della storia arcaica di Roma. Verranno esposti i lavori di diciannove artisti, provenienti da culture e background differenti: John Armleder, Matilde Cassani, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Elisabetta di Maggio, Jimmie Durham, Paris Epaminonda, Hassan Khan, Kimsooja, Abdoulaye Konaté, Victor Man, Shirin Neshat, Yoko Ono, Michal Rovner, Remo Salvadori, Tomas Saraceno, Sean Scully, Jeremy Shaw e Namsal Siedlecki.
La mostra riunisce opere d’arte contemporanea con una selezione di reperti archeologici proveniente dai principali musei della capitale: i Musei Vaticani, il Museo Nazionale Romano, i Musei Capitolini e il Museo Nazionale Etrusco di Valle Giulia.