L’opera è realizzata ta con materiali quali: resina, pittura, capelli umani, tessuti e legno, rappresenta una sorta di crocifissione al femminile.
Già proveniente dalla Galleria Perrotin di Parigi, Untitled è stata esposta a New York al Solomon Guggenheim nel Novembre 2011 al centro della sala principale, nel corso dell’antologica dedicata all’artista.
Il lavoro provoca angoscia e sensazione di morte e il tutto è accresciuto dalla posizione del corpo. La schiena della donna infatti è rivolta verso il pubblico, e i piedi, visibilmente sporchi, ricordano allo spettatore che prima la figura camminava sulla terra, tra di noi, se non vogliamo disturbare Caravaggio… La composizione, nasce dalla visione di una foto di Francesca Woodman del 1977, la quale, in un autoritratto, riprende sé stessa appesa ad una porta, vestita di una tunica bianca.
Nato a Padova nel 1960, Maurizio Cattelan è per eccellenza l’artista Italiano Contemporaneo politicamente “scorretto”. La sua arte – pungente e sarcastica – non salva nessuno. Cattelan gioca con le icone politiche e religiose e con le paure più profonde dell’essere umano come la morte e l’assoluta transitorietà dell’uomo.
Nel corso degli anni si è guadagnato l’immagine dell’artista fuori dagli schemi ordinari. Non possiamo non ricordare “A Perfect Day”, la performance del 1999 che ha visto protagonista – letteralmente – il noto Gallerista milanese Massimo De Carlo, che ha trascorso parte del vernissage attaccato al muro con un potente nastro adesivo. Al termine della serata, Massimo De Carlo è stato ricoverato al pronto soccorso quasi privo di sensi.