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Mattarella sui migranti: “Le regole di Dublino sono preistoria. Servono soluzioni coraggiose, non approssimative”

Servono “nuove formule e nuove soluzioni. Una visione del futuro, non provvedimenti improvvisati o tampone”. Lo ha detto il Capo dello Stato nel corso della conferenza stampa con l’omologo tedesco Frank Walter Steinmeier

Mattarella sui migranti: “Le regole di Dublino sono preistoria. Servono soluzioni coraggiose, non approssimative”

“Le regole di Dublino sono preistoria, era un altro mondo, non c’era una migrazione di massa, è come fare un salto in un’altra era storica. Sono una cosa fuori dalla realtà”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel corso della conferenza stampa con il suo omologo tedesco Frank Walter Steinmeier, a Piazza Armerina ad Enna, si è soffermato anche sull’emergenza migranti. “I 10 punti di von der Leyen sono interessanti. Il problema esiste e non si rimuove ignorandolo lasciando spazio ai crudeli trafficanti”, ha proseguito sottolineando però come il suo ruolo e quello del presidente tedesco non abbia competenze di governo: “Il nostro compito è quello di essere riferimento della comunità nazionale e formulare suggerimenti. Io credo che occorra di fronte a un fenomeno così, pensare in maniera adeguata. Occorre fare uno sforzo insieme, prima che sia impossibile governare il fenomeno migratorio in modo da affrontarlo con nuove formule”.

Servono soluzioni Ue, nessuno può farcela da solo

“È sempre più evidente a tutti – ha proseguito il capo dello Stato – la dimensione e la caratteristica storica e globale del fenomeno migratorio che risale a molte cause che sono ambientali, di violenze, di diverse ragioni che spingono le persone a emigrare, a lasciare la loro terra. Di fronte a questo è sempre più evidente che occorre definire, studiare e porre in campo soluzioni nuove, coraggiose e non superficiali, di breve momento e approssimative. Occorrono soluzioni naturalmente europee, perché questo non è un problema che un paese da solo può affrontare, neppure il più grande. Ognuno ha le sue idee ma sta ai governi porle in campo e confrontarle”.

Le regole di Dublino sui migranti? Preistoria

Di fronte al fenomeno migratorio “occorre pensare in maniera adeguata, altrimenti è come usare strumenti rudimentali e superati di fronte a fenomeni totalmente nuovi. Ad esempio, le regole di Dublino sono preistoria: voler regolare il fenomeno migratorio facendo riferimento agli accordi di Dublino è come dire realizziamo la comunicazione in Europa con le carrozze a cavalli – ha detto Mattarella senza girarci intorno –. Era un altro mondo quello – ha poi calcato la mano – pensare di fare riferimento, come alcuni Paesi dell’Unione fanno ancora basandosi su Dublino, è come fare un salto nel pleistocene, in un’altra era zoologica, è proprio una cosa fuori dalla realtà. Per questo occorre uno sforzo in cui nessuno ha la soluzione in tasca, nessuno deve dare soluzioni, ma insieme cercarla, velocemente, prima che sia impossibile governare il fenomeno”.

Di fatto – ribadisce Mattarella – serve “visione del futuro, non provvedimenti improvvisati o tampone”.

Le parole del Presidente tedesco Steinmeier

ll presidente tedesco concorda: “Abbiamo bisogno di regole comuni europee, nel rispetto della verità se vogliamo tenere aperti confini interni Ue abbiamo bisogno di un dibattito sugli strumenti per consentire ciò”. “Dal febbraio scorso – ha continuato – ci troviamo in una situazione che non avremmo mai voluto vedere, a cominciare dalla guerra in Ucraina. In Europa dobbiamo occuparci della sicurezza, c’è coesione e compattezza nel sostegno a Kiev. E sono grato al sostegno che l’Italia dà all’Ucraina e di questo la ringrazio”, ha detto Steinmeier concludendo: “Abbiamo parlato della migrazione e del rafforzamento della cooperazione con i paesi d’origine. Dobbiamo adoperarci perché il numero degli approdi diminuiscano ed abbiamo bisogno di soluzioni europee”.

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