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Mattarella, richiamo alla Lega: “Sindaca? Spero si possa ancora dire”. E sulla Consulta rimprovera “con garbo” il Parlamento

“Gli atti contro l’informazione sono eversivi”: durante il tradizionale scambio di saluti con la stampa parlamentare in vista della pausa estiva, il presidente Mattarella ha affrontato numerosi temi di attualità. Ecco cosa ha detto

Mattarella, richiamo alla Lega: “Sindaca? Spero si possa ancora dire”. E sulla Consulta rimprovera “con garbo” il Parlamento

“Sindaca? Spero si possa ancora dire”. Con un pizzico di ironia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha utilizzato il termine femminile durante la cerimonia di consegna del “Ventaglio” da parte dell’Associazione stampa parlamentare, facendo riferimento alla sindaca di Berlino. Questa battuta arriva dopo le polemiche suscitate da una proposta di legge della Lega, poi ritirata, che intendeva abolire l’uso del femminile per le cariche istituzionali.

Tra i tanti temi toccati dal capo dello Stato nel corso della cerimonia, non è passato inosservato il richiamo al Parlamento riguardo alla lunga attesa per la nomina del quindicesimo giudice della Corte Costituzionale. Ha descritto la situazione come “un vulnus alla Costituzione compiuto dal Parlamento, proprio l’istituzione che la Costituzione considera al centro della vita della nostra democrazia”. Concludendo il suo intervento, Mattarella ha lanciato un “invito, con garbo ma con determinazione, a eleggere subito questo giudice”, sottolineando l’urgenza di risolvere questa situazione.

La cerimonia ha offerto al capo dello Stato l’opportunità di affrontare anche temi di stretta attualità, inclusa la condanna delle recenti violenze, come l’aggressione a un giornalista de La Stampa da parte di estremisti di destra e altri episodi di violenza politica. Ecco cosa ha detto il presidente della Repubblica.

Gli atti contro l’informazione sono eversivi

Mattarella ha aperto il suo discorso con un forte richiamo all’importanza della stampa e dei giornalisti nella democrazia: “Nella società dell’informazione globale è del tutto superfluo richiamare l’importanza e il valore che l’informazione riveste per il funzionamento della democrazia e per un’efficace tutela del sistema delle libertà”. Il presidente ha sottolineato che, sebbene le contestazioni, intimidazioni e aggressioni nei confronti dei giornalisti siano in aumento, il ruolo della stampa è essenziale per documentare la realtà senza compromessi. “Informazione è esattamente questo. Documentazione di ciò che avviene, senza obbligo di sconti”, ha dichiarato Mattarella.

Giornalisti contrastino distorsioni della realtà

Mattarella ha enfatizzato che la libertà di informazione, insieme alla libertà di opinione, è cruciale per mantenere una democrazia sana. “Alla libertà di opinione si affianca la libertà di informazione, cioè di critica, di illustrazione di fatti e di realtà. Informazione, cioè, anche come anticorpo contro le adulterazioni della realtà”, ha spiegato il presidente, aggiungendo che i giornalisti hanno la responsabilità e il dovere di contrastare le distorsioni della verità. “Ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”.

Mattarella ha inoltre commentato le nuove forme di comunicazione, sottolineando l’importanza di obblighi equivalenti per le piattaforme digitali rispetto ai media tradizionali. “Appare singolare che a un ruolo così significativo corrisponda una convinzione di minori obblighi”, ha affermato, criticando la tendenza dei protagonisti delle piattaforme digitali a sottrarsi alle loro responsabilità.

Cultura dell’odio e violenza contro esponenti politici

Mattarella ha definito “inquietante” il diffondersi di una cultura dell’odio che spesso si traduce in violenza fisica. Ha citato diversi episodi di violenza contro esponenti politici, tra cui il tentativo di attentato a Donald Trump, e ha ribadito la condanna fermamente intransigente di tali atti. “C’è un aspetto inquietante: il diffondersi di una sub cultura che si ispira all’odio. Una violenza che da verbale diventa frequentemente fisica. Nei giorni scorsi il tentativo di grave attentato a Trump; in maggio quello, di più pesanti conseguenze al primo ministro slovacco, Fico; nello stesso mese quello all’ex sindaca (spero che si possa ancora dire) di Berlino, Giffey, che ha fatto seguito ad altri attentati contro esponenti politici in Germania, talvolta con conseguenze mortali; due anni fa l’attentato al marito di Nancy Pelosi, sopravvissuto a fatica” ha sottolineato Mattarella. È fondamentale e doveroso ribadire la condanna ferma e intransigente nei confronti di questa drammatica deriva di violenza contro esponenti politici di schieramenti avversi trasformati in nemici”, ha detto il presidente.

Mattarella ha sottolineato come “l’antisemitismo crescente, l’aumento dell’intolleranza religiosa e razziale” abbiano ormai superato il livello di guardia. L’odio, spesso alimentato sul web, va “non soltanto condannato ma concretamente contrastato con rigore e severità.” Il capo dello Stato ha avvertito: “Vi sono, in giro per il mondo, molti apprendisti stregoni incauti nel maneggiare pericolosamente gli strumenti che generano odio e violenza.”

Mosca regala a Nato un rilancio del protagonismo

Il presidente ha anche trattato il ruolo della Nato nel contesto attuale. “Alla Nato la Federazione Russa ha regalato un rilancio imprevedibile di ruolo e di protagonismo”, ha affermato Mattarella, ricordando come l’Alleanza Atlantica fosse considerata in declino solo tre anni fa. Ha ribadito il sostegno dell’Italia all’Ucraina e alla comunità internazionale nel promuovere la pace, “affinché si eviti un succedersi di aggressioni sui vicini più deboli. Perché questo – anche in questo secolo – condurrebbe a un’esplosione di guerra globale” ha detto ancora”.

Mattarella ha espresso la sua tristezza per le ingenti risorse spese in armamenti, risorse che avrebbero potuto essere destinate a fini sociali. “Spinge a grande tristezza vedere che il mondo getta in armamenti immani risorse finanziarie, che andrebbero, ben più opportunamente, destinate a fini di valore sociale. “Chi ne ha la responsabilità? Chi difende la propria libertà o chi aggredisce quella altrui?” Mattarella ha ricordato che la “Seconda guerra mondiale non sarebbe scoppiata senza il cedimento per i Sudeti” da parte delle “cosiddette potenze europee” che “diedero a Hitler il via libera.”

Sulle elezioni negli Stati Uniti, ha detto: “I vincoli di condivisione di valori tra i nostri popoli rafforzano i rapporti tra gli Stati e ne favoriranno la crescita. Al presidente Biden va il ringraziamento della comunità internazionale per il suo apprezzato servizio e la sua leadership.”

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