“Nuove nubi sembrano addensarsi all’orizzonte, portatrici di protezionismi immotivati, di chiusura dei mercati dal sapore incomprensibilmente autarchico, che danneggerebbero in modo importante settori di eccellenza come quelli del vino e dell’olio”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenuto al 44esimo Forum della cultura dell’olio e del vino della Fondazione italiana Sommelier a Roma.
Mattarella, monito contro i dazi di Trump
“Produrre per l’auto-consumo – ha aggiunto il presidente Mattarella – ricondurrebbe l’Italia all’agricoltura dei primi anni del Novecento. Legittimamente le associazioni dei produttori esprimono preoccupazione per le sorti dell’export. Misure come quelle che vengono minacciate darebbero, inoltre, ulteriore spinta ai prodotti del cosiddetto “italian sounding”, con ulteriori conseguenze per le filiere produttive italiane, non essendo immaginabile che i consumatori di altri continenti rinuncino a cuor leggero – ha detto ancora – a rincorrere gusti che hanno imparato ad apprezzare”.
Mattarella e l’agricoltura “motore di integrazione Ue”
“Se oggi possiamo parlare di Dop economy – ha proseguito Mattarella – lo dobbiamo alle scelte di ammodernamento operate agli albori della Repubblica e alla nascita delle comunità europee. Quella che venne allora chiamata comunità europea, all’articolo 39 poneva per la futura agricoltura del continente alcuni obiettivi: incrementare la produttività agricola, assicurare un tenore di vita equo alla popolazione attiva nel comparto con il miglioramento del reddito di coloro che lavorano in agricoltura, stabilizzare i mercati, garantire sicurezza degli approvvigionamenti e proporre prezzi ragionevoli ai consumatori. Con questi principi e obiettivi l’agricoltura divenne e rimane un motore della integrazione europea. Non un elemento di retroguardia da sussidiare, essendo al contrario una chiave per politiche, oltre che produttive, di salvaguardia della salute dei consumatori e di promozione dei territori”.
E la nostra Costituzione, ha ricordato il capo dello Stato, è l’unica del suo tempo a dedicare “un articolo al settore primario e alle condizioni necessarie per promuoverne lo sviluppo, è l’articolo 44. Inoltre l’Italia è il primo paese dell’Unione europea con 856 prodotti agricoli espressamente indicati come meritevoli di tutela”.
“Voi siete parte di quel che oggi l’Italia sa proporre con le sue eccellenze. Testimonianza della vitalità della sua società civile e delle sue forze produttive e le istituzioni devono essere a fianco dei vostri sforzi e del vostro lavoro. Grazie per quello che avete fatto e fate per qualificare la presenza italiana nel mondo”.