Dal 28 giugno in Italia è revocato l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto. Lo ha confermato il ministro della salute, Roberto Speranza, dopo aver ricevuto in giornata il parere del Comitato Tecnico Scientifico. A meno di colpi di scena, infatti, fra una settimana il paese sarà interamente in zona bianca: anche la Val d’Aosta, unica regione al momento con restrizione minime.
Sono i numeri della pandemia a consentire un allentamento delle misure restrittive. L’incidenza dei contagi rimane bassa: sotto i 50 casi ogni 100mila persone su base settimanale.
Insomma, secondo gli esperti del CTS, ormai ci sono le condizioni per levare la mascherina. Ma attenzione: la revoca dell’obbligo vale soltanto all’aperto e solo nelle situazioni in cui è possibile mantenere la distanza di sicurezza dalle altre persone. La mascherina continuerà a essere obbligatoria in tutti i locali chiusi e sui mezzi pubblici.
L’Italia non è il primo Paese che si muove in questa direzione. La Francia già dallo scorso giovedì ha detto addio all’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, mentre in Germania si può rinunciare al dispositivo anche nei posti al chiuso, laddove l’incidenza è particolarmente bassa. Anche Spagna e Grecia si preparano all’arrivo dei turisti per la stagione estiva revocando l’obbligo di mascherine all’aperto.
Per quanto riguarda invece il tema delle discoteche in Italia, la discussione sulla loro riapertura è stata ulteriormente rinviata. Si tratta dell’unico settore per il quale non è ancora prevista una data di ripartenza. La discussione sarà affrontata nei prossimi giorni: i gestori hanno inviato al comitato tecnico scientifico un protocollo per la riapertura in sicurezza.
Le linee guida dovrebbero prevedere l’obbligo di green pass per accedere ai locali, nuovi standard per la sanificazione degli ambienti, l’utilizzo di materiali monouso per le bevande il la tracciabilità dei clienti anche attraverso l’acquisto online dei biglietti.