“Confermiamo la nostra amicizia per l’India, il suo popolo, il suo Governo. E diamo il bentornato al marò Girone che sarà con noi il 2 giugno”: con queste parole, sul proprio profilo Facebook, il premier Matteo Renzi ha salutato la decisione della Corte Suprema indiana, che ha accettato di rendere immediatamente esecutivo l’ordine del Tribunale arbitrale internazionale dell’Aja di far rientrare in Italia il fuciliere di Marina Salvatore Girone per tutta la durata del procedimento arbitrale.
Stessa cosa, su Twitter, ha fatto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: “Girone torna in italia. Premiato impegno governo con sostegno Parlamento. Sempre al lavoro per affermare ragioni dei nostri due fucilieri”.
Girone potrà dunque fin dai prossimi giorni tornare in patria e sarà accompagnato dal generale Carmine Masiello, consigliere militare di Palazzo Chigi e dall’ambasciatore italiano in India, Lorenzo Angeloni. La conferma dei tempi rapidi arriva dall’avvocato Diljeet Titus, che guida il team legale indiano, dall’uscita dell’udienza della Corte Suprema a New Delhi. “Già oggi depositeremo alla Corte un nuovo undertaking (garanzia scritta firmata dall’ambasciatore a nome del governo italiano) – ha spiegato – e poi domani avvieremo le pratiche per il rimpatrio”.