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Mario Cucinella, da Renzo Piano a Gaza passando per Guastalla (Re): ecco l’architettura del futuro

Anteprima del nuovo asilo nido di Guastalla (in provincia di Reggio Emilia), progettato dall’architetto Mario Cucinella, allievo di Renzo Piano – Ecosostenibile, tutto in legno e vetro, costa 1.650 euro al mq – I progetti a Gaza e il G-124, finanziato con l’indennità da senatore di Renzo Piano per formare i giovani architetti.

Mario Cucinella, da Renzo Piano a Gaza passando per Guastalla (Re): ecco l’architettura del futuro

Una asilo nido per 120 bambini di Guastalla, orfani di due istituti scolastici irrimediabilmente danneggiati dal terremoto che ha colpito l’Emilia due anni fa; una scuola che darà finalmente istruzione e futuro a 2mila bambini di Gaza; e anche un progetto per giovani architetti finanziato con l’indennità da senatore percepita da Renzo Piano (circa 5mila euro al mese). E’ l’architettura sociale di Mario Cucinella, 54enne architetto bolognese di origini siciliane e allievo del senatore a vita e più famoso rappresentante italiano del settore nel mondo.

“Costa quanto un edificio ‘brutto’, ma sarà bello”, dice con orgoglio Cucinella raccontando lo spazio ecosostenibile che sarà più di una scuola per i bambini del comune emiliano, costato appena 1.650 al metro quadrato. Un costo assolutamente standard, per un’operazione il cui progetto viene presentato il 12 aprile. Bello, come sostiene l’autore, non solo per i materiali utilizzati (è tutto in legno), ma perché mette in pratica un nuovo concetto “di qualità dello spazio, che permetta ai bambini di riappropriarsi degli spazi circostanti e non di stare chiusi tra quattro mura con una finestra”.

In effetti, a vederlo nei rendering, il nuovo asilo nido di Guastalla è uno spazio tutt’altro che convenzionale: tramite le ampie vetrate divise da strutture in legno, pone i bambini a strettissimo contatto con la natura. Proprio quella natura che due anni fa ha tolto, adesso ridà speranza a un’intera comunità, ponendosi come modello per l’architettura del futuro, che non potrà fare a meno dell’ambiente  e del suo rispetto. Ecco perché il 54enne allievo di Renzo Piano tiene anche a precisare che “tutti i materiali utilizzati sono ecosostenibili”, come se questo aspetto rappresentasse non solo una precisa responsabilità professionale dell’architetto ma anche un messaggio da tramandare alle nuove generazioni.

Generazioni che hanno bisogno di un futuro, figuriamoci nei territori palestinesi di Gaza, dove ancora c’è chi non ha nemmeno l’acqua. L’architettura responsabile di Cucinella è arrivata anche lì: l’Agenzia Onu per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi (Unhrwa), tramite una commessa da 2,3 milioni di dollari finanziata dalla Banca Islamica per lo Sviluppo (Idb), gli ha affidato la realizzazione di una delle decine di scuole che finalmente potranno dare un futuro ai bambini di Gaza, nei territori palestinesi. “Negli ultimi tre anni ne sono state costruite 40, ma ne servono un altro centinaio: rimangono ancora fuori dal sistema educativo circa 40mila bambini”.  

E poi c’è il progetto, poco demagogico ma molto concreto, del G-124 (dal nome dell’ufficio occupato da Piano a Palazzo Madama): “Io e altri due colleghi, l’ingegner Maurizio Milan e l’architetto Massimo Alvisi, ospitiamo per un anno due giovani architetti ciascuno nei nostri studi per formarli e per realizzare progetti per tre grandi città italiane (una del Nord, una del Centro, una del Sud, ndr), partendo da temi centrali come il traffico, l’energia, gli spazi. Entro l’estate avremo i primi riscontri”. 

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