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Marco Gay nuovo presidente dell’Unione Industriali Torino: prende il posto di Giorgio Marsiaj

Per i prossimi quattro anni prenderà il posto di Giorgio Marsiaj, arrivato alla fine del mandato. La presentazione della nuova squadra di presidenza si terrà il 25 giugno, mentre l’elezione da parte dell’assemblea generale è fissata per il 15 luglio

Marco Gay nuovo presidente dell’Unione Industriali Torino: prende il posto di Giorgio Marsiaj

Marco Gay subentra a Giorgio Marsiaj come nuovo presidente dell’Unione Industriali di Torino. Il consiglio generale dell’associazione ha scelto di affidarsi a un leader del settore digitale per delineare le future strategie territoriali. Gay è stato eletto con 53 voti favorevoli su 55 (due astenuti). Per i prossimi quattro anni, prenderà il posto di Marsiaj, patron di Sabelt, azienda specializzata in sistemi di sicurezza per l’automotive.

Mai cambio della guardia fu meno sorprendente: il nome di Gay era da tempo considerato il più accreditato, tanto da essere l’unico candidato per la poltrona più alta di via Fanti. Tuttavia, questa nomina rappresenta anche una significativa “rivoluzione” generazionale. Gay, 48 anni, è presidente esecutivo di Zest, il principale gruppo italiano per l’innovazione e il venture capital in startup digitali. Attualmente presidente di Confindustria Piemonte, ha precedentemente guidato Anitec-Assinform e i Giovani Imprenditori di Confindustria. È stato membro del consiglio di amministrazione del Sole 24 Ore e dell’Università Luiss Guido Carli e partecipa a diverse iniziative di mentoring e formazione.

La nomina di Gay rappresenta il primo passo nel processo di rinnovo dei vertici dell’associazione. Il 25 giugno, il consiglio generale si riunirà nuovamente per permettere al neoeletto presidente di presentare e sottoporre al voto la sua squadra di presidenza. Successivamente, il 15 luglio, come previsto dallo statuto, l’assemblea generale, riunita in forma privata, procederà all’elezione formale di Gay e dei vicepresidenti per il quadriennio 2024-2028.

I commenti

“Sono onorato ed emozionato di questo primo importante passo verso la presidenza dell’Unione Industriali di Torino, per noi ‘l’Unione. Ringrazio i tre saggi, Licia Mattioli, Gianfranco Carbonato, Dario Gallina per il prezioso lavoro svolto, le colleghe e i colleghi per la fiducia che mi hanno dimostrato, e il presidente Giorgio Marsiaj per quanto ha fatto e farà – ha detto Gay parlando al consiglio generale -. Ci aspettano sfide importanti, economiche e sociali. Sono certo che le imprese torinesi saranno un motore di crescita, sviluppo e benessere, ed un acceleratore di opportunità, in grado di continuare a competere e di creare ed attrarre nuove eccellenze industriali e tecnologiche – ha aggiunto – siamo un punto fermo nell’affrontare i cambiamenti, perché Torino è un melting pot di industria e saperi in grado di attirare talenti, che vogliono competere ogni giorno a livello nazionale ed internazionale. Il mio principale impegno sarà coinvolgere in questo progetto, insieme ad una squadra forte e capace, i nostri associati”.

Nel chiudere la propria esperienza, Marsiaj ha voluto tracciare un breve bilancio di questi anni: “Concludo il mio mandato con la soddisfazione di aver servito senza riserve il sistema imprenditoriale cittadino in una delle fasi più delicate della storia economica recente del Paese, che ha messo a dura prova la resilienza delle nostre aziende. Unione Industriali Torino è stata al loro fianco sempre e insieme abbiamo attraversato un guado insidioso. Ma ne siamo venuti fuori con determinazione, affrontando le sfide dei grandi mutamenti globali in corso con la consapevolezza di avere le carte in regola per consolidare il ruolo di Torino come polo manifatturiero e tecnologico leader in Europa. Lascio una Unione Industriali Torino solida, autorevole e cresciuta nel numero di associati, grazie anche a una struttura di primordine, a cui va la mia gratitudine per il prezioso lavoro svolto al mio fianco”, ha spiegato l’ormai ex presidente degli industriali torinesi.

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