La Fiat non fugge all’estero. Lo ha ribadito oggi l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne dopo la pubblicazione delle motivazioni della Corte d’Appello di Potenza sulla sentenza per il reintegro dei tre dipendenti licenziati a Melfi. “Abbiamo presentato appello. Lasciamo decidere i giudici”, ha affermato, smentendo che la sentenza possa convincere definitivamente la Fiat a lasciare l’Italia. “La risposta è no”, ha commentato.
Sulla riforma del lavoro Marchionne ha commentanto che “l’Articolo 18 è nelle mani del presidente del Consiglio Monti“. L’ad del Lingotto è fiducioso che il premier riuscierà a portare avanti la manovra: “Ho parlato con lui prima di partire, venerdì sera. E’ coinvolto nel progetto e dobbiamo consentirgli di andare avanti. Senza stop”.