Ancora non è tempo di cerimonie, ma il fidanzamento sta per scadere e il matrimonio si avvicina. La fusione definitiva tra Fiat e Chrysler “avverrà entro il 2014. Bisogna risolvere prima il nodo della quota del fondo Veba (gestito dal sindacato Uaw, ndr), che sarà affrontata nel 2013″. Lo ha annunciato Sergio Marchionne, amministratore delegato della casa torinese e di quella americana, durante l’inaugurazione del salone dell’auto di Detroit.
Quanto alla sede del nuovo colosso che nascerà dalla futura, “Torino e Detroit sono tutte alternative possibili, da affrontare nel momento giusto e ora non è il momento giusto”.
Inoltre, Marchionne vorrebbe sostituire l’attuale struttura salariale stabilita per i lavoratori Uaw con un sistema più flessibile, che preveda retribuzioni in funzione del livello di redditività della società: “Dovrebbero fare soldi quando noi facciamo soldi. Quando Chrysler va bene, dovrebbero vederne i benefici. Quando non lo facciamo, dovrebbero sentire il dolore”.
Tornando all’azienda italiana, Marchionne ritiene “più che probabile che uno dei prossimi modelli Alfa sia costruito negli Usa“. Secondo il manager, inoltre, “il mercato europeo nel 2012 non sarà migliore del 2011”. Ma anche sul fronte a stelle e strisci non è andata esattamente come ci si aspettava: sul lancio della Fiat 500 negli Stati Uniti “siamo stati troppo ottimisti – ha ammesso Marchionne – Ma non voglio essere difensivo, è stato un mio errore”.