Avanti, ma con cautela. E’ la parola d’ordine dei listini asiatici e di Wall Street al termine di una seduta di assestamento, segnata dalla decisione di Barack Obama di aumentare l’impegno militare in Iraq e Siria ma ancor di più dai timori per un rialzo dei tassi Usa la prossima settimana.
Tokyo sale dello 0,5% grazie alla spinta di Softbank +1,5%, azionista numero uno di Alibaba. Attesa per l’incontro, il primo da cinque mesi, tra il premier Shinzo Abe e il governatore Kuroda. Migliora intanto la fiducia delle imprese dopo il tonfo del secondo trimestre. In terreno positivo anche Shanghai +0,6%: l’inflazione in agosto si è fermata al 2 per cento. Hong Kong +0,13%.
Rimbalza Wall Street: indice Dow Jones +0,32%, S&P 500 +0,35% e Nasdaq +0,75%. Comincia a farsi sentire, a scoppio ritardato, l’effetto i Phone 6 sul titolo Apple che chiude oltre la barriera dei 100 dollari con un rialzo del 3%.
Cresce, in attesa della riunione della prossima settimana, il timore per un rialzo dei tassi: il rendimento del T bond decennale è salito al 2,53%. Piatti i listini europei: Francoforte ha lasciato sul terreno lo 0,11%, Madrid lo 0,13% e Parigi lo 0,04%, mentre solo Londra è salita dello 0,02%. La Borsa di Milano ha vissuto una seduta incolore chiudendo in pratica invariata: Ftse Mib -0,04% a quota 21.140 punti dopo avere oscillato tra un minimo a 20.969 e un massimo a 21.233 punti, dopo un’altalena continua intorno alla parità.
PETROLIO ANCORA GIU’, FRENANO LE BIG OIL
Il petrolio tipo Wti resta sui minimi da gennaio del 2014 dopo la diffusione dei dati sulle scorte di greggio e distillati negli Stati Uniti, il future di riferimento del petrolio di riferimento per gli Stati Uniti tratta a 91,6 dollari, in calo dell’1,2%. E’ stata la nona seduta negativa delle ultime dieci per l’oro nero. Dai massimi dell’anno segnati il 19 giugno a 115 dollari la perdita supera il 16%. A Wall Street Exxon arretra dello 0,60%. Eni ha chiuso in ribasso dello 0,4% a 19,07 euro. Il Brent perde l’1,2% e scivola sui minimi degli ultimi 18 mesi a 97,90 dollari il barile.
EFFETTO SCOZIA SUI BONOS, NUOVO RECORD PER IL BOT
Nuova seduta al ribasso per l’obbligazionario della zona euro appesantito dall’incertezza sull’esito del referendum scozzese. Ne risente in particolare il decennale spagnolo , risalito al 2,30%. Rimbalza anche Il decennale italiano in crescita al 2,427% dal 2,371% della chiusura precedente. La forbice tra i rendimenti di Bund e Btp decennali si è allargata a 141 punti base da 137.
Intanto, però, il Tesoro italiano ha messo a segno un nuovo record: alla prima asta di metà mese sono stati collocati tutti gli 8,25 miliardi di Bot a 12 mesi al nuovo minimo storico dello 0,271% dal precedente 0,279%. Ieri l Tesoro tedesco ha collocato 4,15 miliardi di euro del nuovo Bund decennale, ad un rendimento medio dell’1,05% dall’1,41%precedente.
Oggi la Grecia riaprirà i bond a 3 e 5 anni emessi di recente per 1 miliardo di euro, accettando come pagamento titoli a brevissimo.
MONTEZEMOLO, IL DIVORZIO VALE 27 MILIONI
Fiat è la migliore blue chip, in rialzo del 2% dopo che la società ha comunicato che Sergio Marchionne assumerà la carica di presidente della Ferrari. Luca Cordero di Montezemolo lascerà il posto che occupa dal 1991 a partire dal 13 di ottobre, data del debutto a Wall Street di Fiat-Chrysler, La liquidazione del manager ammonta a 27 milioni di euro.
Sul futuro della casa di Maranello Marchionne ha dichiarato che “Il Cavallino non entrerà a far parte del nascente polo del lusso” e che rimarrà un marchio autonomo. Non è prevista la creazione di un polo del lusso insieme a Maserati e Alfa Romeo. Massimo a 31.04 euro. Exor ha chiuso in rialzo dello 0,32% a quota 30,95 euro ,
Tra gli industriali Finmeccanica -0,7%, il gruppo ha confermato che sta vagliando le offerte su Ansaldo Sts -1,5%. StMicroelectronics perde l’1,7% sulla scia della notizia che ll produttore di semiconduttori americano MaxLinear ha ridotto la guidance sul terzo trimestre.
TELECOM: IL BRASILE VALE ALMENO 13 MILIARDI
Terzo rialzo consecutivo per Telecom Italia che ha girato in positivo dopo una mattinata debole che ha visto segnare un minimo a 0,899 euro. Il prezzo finale è di 0,919 euro, +0,6%. In contrazione i volumi, che rientrano nella media dopo il boom di ieri: sono passate di mano circa 96 milioni di azioni, in linea con i 100 milioni scambiati giornalmente nell’ultimo mese.
Secondo le indiscrezioni riportate da Bloomberg, il gruppo italiano non sarebbe disposto ad accettare un cifra inferiore a 13 miliardi di euro (16,8 miliardi di dollari) per la propria partecipazione di controllo in Tim Brasil. Il prezzo indicato da Bloomberg valuta tutta Tim Brasil 20 miliardi di euro, il 73% in più rispetto alle attuali quotazioni e pari a un multiplo di 11 volte l’Ebitda 2013 del gruppo brasiliano, non molto lontano dall’offerta di Telefonica per Gvt.
Mediaset perde il 2,8%. Secondo Bloomberg, che cita fonti vicine alla vicenda, Vivendi starebbe valutando l’acquisto della partecipazione dell’11% di Telefonica in Mediaset Premium, la pay Tv di Mediaset.
SUCCESSIONE LAMPO AL SANTANDER. ANCORA UN RINVIO IN MPS
A Madrid il Banco de Santander -0,65% archivia senza troppi danni la scomparsa di Emilio Botìn già sostituito dalla figlia Ana Patricia. La Royal Bank of Scotland ha messo punto il piano di trasferimento da Edimburgo a Londra in caso di vittoria del sì al referendum.
ecupera a Piazza Affari Monte Paschi +1,8% dopo la caduta della vigilia . Non si è ancora sbloccata però la questione del rimpasto nel cda. I quattro consiglieri di amministrazione della banca nominati due anni fa nel board su indicazione della Fondazione Mps non hanno per il momento accolto l’invito del nuovo vertice dell’ente a dimettersi per fare spazio ai rappresentanti dei due nuovi azionisti rilevanti, Fintech e BTG Pactual.
In ordine sparso il resto del settore: Intesa +0,1%, Unicredit-0,1%, Ubi Banca +0,5%, Banco Popolare+0,2%, Banca Popolare di Milano -1,7%.
LUSSO DEBOLE, EDITORIA SUGLI SCUDI
Debole il lusso: Ferragamo segna un ribasso del 2,2%, scendonoYoox-2% e Brunello Cucinelli-3,7%. In calo anche Tod’s -0,69%. Stabile Luxottica +0,02%. Deutsche Bank (buy e prezzo obiettivo a 46,5 euro) stima che ci sia spazio per distribuire una cedola straordinaria di 1 euro per azione a fine anno (0,70 euro il dividendo ordinario atteso sul bilancio 2014 contro gli 0,65 euro della cedola staccata lo scorso 19 maggio).
In evidenza i media: Rcs ha guadagnato il 3,63%, L’Espresso l’1,58% a 1,225 euro, Cairo Communication lo 0,97%. S’impenna Class Editore +11,02%. Da rilevare infine la performance di Datalogic +2,16%: Pharmagest, leader europeo per la fornitura di soluzioni IT per la sanità, utilizzerà il Pda Linx prodotto dall’azienda bologneseper il controllo di prezzi e inventari.