Entro la fine del 2011 salirà ulteriormente la quota di partecipazione di Fiat in Chrysler. Ad annunciarlo, a Londra, l’ad Sergio Marchionne. “Entro fine anno, con la realizzazione del terzo performance event, Fiat salirà in Chrysler dall’attuale 53,5% al 58,5%”. Così si legge infatti nella presentazione dal titolo ‘Un costruttore globale di auto in sviluppo’ che l’amministratore delegato del gruppo italiano ha illustrato alla comunità finanziaria a Londra.
A quel punto la casa americana sarà detenuta per il 58,5% da Fiat e per il 41,5% dal fondo Veba. Dal primo luglio 2012 al 30 giugno 2016 Fiat ha inoltre l’opzione di acquistare il 40% di Chrysler in mano a Veba. L’opzione può essere esercitata in più volte nel periodo previsto fermo restando che Fiat ha il diritto di acquistare fino a un massimo del 20% ogni sei mesi. Con la ‘rivoluzione’ Chrysler, la quota del gruppo in Europa è attesa al 32% quest’anno (60% nel 2010), al 47% in Nordamerica (da 3%), al 17% nel Mercosur (da 28%) e al 4% nel resto del mondo (dall’8%). In poche parole, quote ridotte in tutto il mondo ma più che decuplicate nel mercato nordamericano.