X

Manovra verso l’ok mercoledì sera

Sulla legge di bilancio “chiederemo di fare il più presto possibile” ed è quindi “presumibile” che vada in Aula domani sera, mercoledì 7 dicembre. Lo ha detto il capogruppo Pd in Commissione Bilancio del Senato, Giorgio Santini, spiegando che “se non ci saranno emendamenti, basterà un voto”, non necessariamente di fiducia.

L’obiettivo è il “passaggio più rapido” del testo, così come approvato alla Camera, escludendo che ci possa essere una riapertura del provvedimento. È possibile che il via libera definitivo arrivi già entro il fine settimana, o al più tardi i primi giorni della prossima.

Dopodiché il premier Matteo Renzi formalizzerà le dimissioni, al momento congelate su richiesta del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Gli spettri da scongiurare sono l’esercizio provvisorio e la mancata sterilizzazione della clausole di salvaguardia con l’aumento delle aliquote Iva.

Per queste ragioni si profila una procedura di “fiducia tecnica”, chiesta dal governo dimissionario per far decadere ogni possibile modifica rispetto al testo della Camera. Il testo andrebbe perciò approvato con la massima rapidità in commissione Bilancio alla Camera, per poi sbarcare in Aula a Palazzo Madama ed essere approvato il più rapidamente possibile. Serve però l’accordo dei capigruppo. E la possibilità di raggiungere un’intesa globale, con la rinuncia delle opposizioni a presentare emendamenti in commissione appare difficile.

Ma la Lega va all’attacco: “Non ci sono le basi – scrivono in una nota i capigruppo a Camera a Senato Massimiliano Fedriga e Marco Centinaio – per l’approvazione rapida della legge di bilancio al Senato, a meno che il governo non elimini immediatamente tutte le marchette pre-elettorali inserite prima del voto di domenica. Non vogliamo prolungare l’agonia per ripagare gli endorsement ricevuti da Renzi in campagna elettorale”.

Dà battaglia anche Forza Italia: “Le strane ipotesi su un possibile congelamento della crisi del governo Renzi, con l’approvazione accelerata della legge di bilancio grazie addirittura a cosiddette “fiducie tecniche”, sono del tutto impraticabili”, hanno messo in chiaro i capigruppo azzurri Paolo Romani e Renato Brunetta.

Related Post
Categories: Politica