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Manovra: sospese in Appello condanne oltre i 10 milioni, in Cassazione oltre i 20

La manovra finanziaria mette le mani nel Codice di procedura civile. E lo fa con quella che ha tutta l’aria di essere una norma ad personam. L’ultima versione della finanziaria, inviata questa mattina al Quirinale, prevede lo stop in appello alle condanne civili che superano i dieci milioni di euro. Non basta: altro stop in Cassazione per le sentenze che vanno oltre i 20 milioni di euro, stavolta però in cambio di “un’idonea cauzione”. Si tratta di interventi che potrebbero influire anche sulla sentenza d’appello per il lodo Mondadori, attesa per la fine di questa settimana. In primo grado Mediaset era stata condannata a risarcire la Cir con 750 milioni di euro.

La bozza aggiunge un comma all’articolo 283 del Codice di procedura civile, che riguarda i provvedimenti sull’esecuzione provvisoria in appello. Era finora previsto che il giudice d’appello potesse “su istanza di parte, quando sussistono gravi e fondati motivi, sospendere in tutto o in parte l’efficacia esecutiva o l’esecuzione della sentenza impugnata, con o senza cauzione”. Il comma aggiuntivo nella manovra economica recita così: “La sospensione prevista dal comma che precede è in ogni caso concessa per condanne di ammontare superiore a dieci milioni di euro se la parte istante presta idonea cauzione”.

Stesso discorso per le sentenze in Cassazione. L’articolo 373 del Codice prevede che il giudice possa sospendere la sentenza o stabilire una “congrua cauzione” nel caso il pagamento della sanzione rischi di causare “grave e irreparabile danno”. Ma con il comma aggiuntivo la sospensione prevista sarebbe “in ogni caso concessa per condanne di ammontare superiore a venti milioni di euro se la parte istante presta idonea cauzione”.

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