Rinvio al primo luglio 2020 della plastic tax e a ottobre della sugar tax e niente più tasse sulle auto aziendali. Alla fine di una riunione interminabile a Palazzo Chigi, che è durata l’intera giornata di ieri, ha vinto Matteo Renzi che ha imposto le modifiche alla manovra di bilancio che chiedeva a gran voce contro le micro-tasse tanto odiate da piccole e medie imprese, commercianti e artigiani.
Per compensare le minori entrate dovute agli emendamenti concordati e non alterare i saldi di bilancio il Governo ha deciso una nuova tassa sulle vincite alle lotterie. “Abbiamo scongiurato l’aumento dell’Iva e la recessione e distribuiremo 3 miliardi di superbonus, a partire da inizio 2021, alle famiglie” commenta con soddisfazione il premier Giuseppe Conte.
Ma ancora una volta, quando il gioco si fa duro, la spregiudicatezza tattica e la concretezza programmatica di Italia Viva dell’ex premier Matteo Renzi finiscono per avere la meglio e togliere argomenti propagandistici alle opposizioni. “Abbiamo fatto un buon lavoro e nessuno -commenta Conte – può dire che siamo il Governo delle tasse”. E dopo la manovra sotto con le riforme, a partire dalla giustizia e dalla legge elettorale, dove Renzi ha già detto che non farà sconti