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Manovra, Mattarella firma il testo: dal bonus stipendi alle pensioni minime, ecco le ultime novità

Quirinale

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la Manovra. Un provvedimento che vale 28,5 miliardi di euro e contiene 144 articoli, che comprendono misure fiscali, come il taglio del cuneo e il riordino delle detrazioni, le norme sulle pensioni e quelle sulla revisione della spesa. 

Il testo arriva quindi in Parlamento con qualche novità rispetto alle notizie emerse nell’ultima settimana come l’aumento delle pensioni minime di 6 euro al mese e i cambiamenti apportati al bonus stipendi.

Manovra: come cambia il taglio del cuneo 

La prima novità importante riguarda proprio il “bonus stipendi” per i lavoratori dipendenti. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato l’allargamento della platea che passerà da 13 a 15 milioni di lavoratori, includendo anche coloro che guadagnano 40mila euro. Il bonus però non arriverà più sotto forma di decontribuzione, ma sarà una detrazione fiscale. Il taglio si applicherà anche oltre i 35 mila euro di reddito e “fino ai 40 mila euro”, ma sarà sempre più ridotto oltre la soglia dei 35 mila euro fino ad azzerarsi a 40mila, per impedire quell’effetto che l’Upb definiva lo scorso anno “trappola della povertà”: è sufficiente un euro in più guadagnato per perderne 1.100.

Pensioni minime

Novità anche sulle pensioni minime, che dovrebbero aumentare di circa 6 euro al mese, “un’elemosina” per le opposizioni che protestano con forza. L’assegno minimo dovrebbe infatti salire del 2,7%, più l’1% a titolo di perequazione, passando così da 615 a 621 euro.

Confermate anche Quota 103, Opzione Donna e Ape sociale, mentre ai lavoratori che hanno solo il sistema previdenziale contributivo, e non raggiungono il minimo dell’assegno a 67 anni, potrebbe essere consentito l’uso del Tfr per compensare i mancati contributi.  

Bonus casa

Il bonus ristrutturazioni rimarrà al 50% sulle prime case, mentre scenderà al 36% per tutte le altre. Dovrebbe arrivare anche una nuova detrazione fiscale per i lavoratori che si trasferiscono per motivi di lavoro “Sarà un benefit fiscale di 5 mila euro per le spese che il lavoratore o l’azienda sosterranno per la casa in caso di trasferimento della residenza. Sono spese fiscalizzate, e quindi non si pagheranno le imposte”, ha spiegato Giorgetti. 

Stipendi nella Pa

Continuano le polemiche sul tetto agli stipendi dei dirigenti della pubblica amministrazione che dovrebbe scendere dagli attuali 240mila a 160mila euro. Una misura che suscita polemiche anche all’interno della stessa maggioranza, con Forza Italia che si dice fortemente contraria al provvedimento. 

Bonus bebè

La legge di Bilancio 2024 introduce una “Carta per i nuovi nati” che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. Previsto anche un rafforzamento del bonus asili, mentre l’assegno unico uscirà fuori dal calcolo dell’Isee.

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Categories: Politica