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Manovra, lavoro meno precario e addio ai maxi-conguagli in bolletta

Il Governo presenta un emendamento alla Legge di Bilancio per ridurre l’estensione dei contratti di lavoro a tempo determinato – Gli adeguamenti dei pagamenti ai consumi di luce, gas e acqua dovranno avvenire in fue anni ma senza maxi-conguagli nelle bollette e i rimborsi per pagamenti eccessivi dovranno essere effettuati entro tre mesi – Sono le novità che emergono dalla manovra di bilancio in discussione alla Camera – Oggi anche l’esame della web tax.

Manovra, lavoro meno precario e addio ai maxi-conguagli in bolletta

Un emendamento del Governo correggerà oggi nella Legge di Bilancio in dicussione alla Commissione Bilancio della Camera le norme sui contratti di lavoro a tempo determinato previste dal Jobs Act. Lo scopo è quello di favorire il lavoro stabile e ridurre quello precario. L’emendamento ridurrà per i contratti futuri i rinnovi possibili da 36 a 24 mesi e le proroghe da cinque a tre. Dopo il voto della Commissione la novità sul lavoro sarà sottoposta all’esame dell’aula della Camera e poi del Senato.

Un’altra novità importante della manovra di bilancio è la fine dei maxi-conguagli per le bollette di luce, gas e acqua, come anticipato da FIRSTonline il 9 dicembre: i gestori avranno due anni di tempo per allineare i pagamenti dovuti dalle famiglie e dai professionisti agli effettivi consumi ma dopo due anni (e non più entro cinque anni) scatteranno le prescrizioni dei pagamenti. Inoltre i rimborsi ai consumatori sui pagamenti eccessivi dovranno avvenire entro tre mesi.

E’ l’emendamento più rilevante, almeno per il grande pubblico, approvato sabato 16 dicembre alla Legge di Bilancio 2018 dalla Commissione Bilancio della Camera che oggi esaminerà ulteriori emendamenti del Governo e – oltre alle nuove norme sui contratti di lavoro – la spinosa questione della web tax.

In arrivo anche la facoltà per gli enti pubblici che detengono immobili da mettere sul mercato di venderli anche a società estere attraverso i fondi immobiliari.

La Commissione Bilancio, che ha già modificato il calendario delle scadenze fiscali per l’anno prossimo, ha anche istituito un Registro per gli esercenti delle sale giochi e si appresta ad approvare l’ultima parte della manovra prima di consegnarla all’esame dell’aula di Montecitorio. Ma le modifiche introdotte fanno sì che il provvedimento debba tornare al Senato per la definitiva approvazione.

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