“Dalle due sponde dell’Atlantico bisogna ristabilire la sostenibilità dei bilanci pubblici, con azioni forti che tutelino stabilità e crescita e sulla base di piani credibili”. Con queste parole Jean-Claude Juncker ha spiegato l’intesa raggiunta fra gli Stati Uniti e i Paesi dell’Eurogruppo, che questa mattina si sono riuniti in Polonia prima di dare il via al vertice informale Ecofin.
In rappresentanza degli Usa era presente il segretario al Tesoro Timothy Geithner, che da settimane esorta i colleghi europei intervenire con misure energiche per risolvere la crisi del debito. “Con Geithner abbiamo avuto uno scambio di vedute – ha proseguito il presidente dell’Eurogruppo -. Concordiamo sul fatto che stiamo assistendo ad un rallentamento della crescita, che aggiunge una sfida rilevante”. Per l’Eurozona, tuttavia, “il consolidamento resta una priorità”.
In particolare, com’è ovvio, la Grecia. Junker ha confermato che sarà deciso in ottobre se versare o meno ad Atene la prossima tranche di aiuti da 8 miliardi. Decisive sotto questo aspetto saranno le conclusioni della Troika (composta dai tecnici di Commissione europea, Bce, Fmi), che dalla prossima settimana saranno nuovamente ad Atene. “Riconosciamo gli sforzi significativi compiuti dalla Grecia per stabilizzare le finanze pubbliche – ha sottolineato ancora Junker -. L’attuazione piena del programma di consolidamento è cruciale per assicurare la sostenibilità del bilancio e aumentare la competitività dell’economia”. Inoltre, i ministri accolgono con favore l’impegno del Governo greco a “prendere ulteriori misure di consolidamento per centrare gli obiettivi di bilancio 2011 e 2012”.
Se però Atene non ha fin qui rispettato a pieno gli impegni presi, Irlanda e Portogallo, gli altri paesi che hanno ricevuto aiuti comunitari, si sono dimostrati più diligenti. “Ci congratuliamo per i progressi compiuti – ha detto il presidente dell’Eurogruppo -. Concordiamo con la troika sul fatto che Irlanda e Portogallo siano in carreggiata. Siamo fiduciosi che questa determinazione consentirà ai due Paesi di superare sfide che stanno affrontando”. Quanto all’Italia, “tutti pensiamo che le autorità abbiano fatto il possibile e abbiano approvato misure soddisfacenti”, anche se intorno alla manovra del nostro Paese “non c’e’ stato un dibattito specifico”.