Al Senato si procede a tappe forzate per approvare in tempi più che rapidi la manovra economica. Il testo potrebbe arrivare in aula aula già giovedì, per poi passare alla Camera e soddisfare così l’urgenza espressa dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, dopo l’attacco degli speculatori. Un’ipotesi è che il provvedimento possa essere approvato a Monteciotrio entro domenica, in modo da poter affrontare già i mercati lunedì mattina con l’apertura della Borsa.
Questa mattina si è riunita la commissione Bilancio per discutere il testo, ma gli occhi sono puntati sull’incontro previsto nel pomeriggio tra il ministro dell’Economia e i rappresentanti della maggioranza. Alle 18 scade il termine per la presentazione degli emendamenti. Possibile intesa tra maggioranza e opposizione per presentare emendamenti condivisi alla manovra economica e approvare così al Senato il provvedimento entro giovedì.
L’intesa potrebbe essere formalizzata oggi alle 17 durante una riunione alla quale dovrebbe partecipare anche Giulio Tremonti. Il ministro, di ritorno da Bruxelles, incontrerà i capigruppo al Senato dei partiti d’opposizione e il relatore di minoranza della manovra, Giovanni Legnini, per fare il punto sul provvedimento ed ascoltare le loro proposte.
Questa mattina a Palazzo Madama ci sono state diverse riunioni e da tutti i gruppi è emerso l’orientamento a presentare pochi emendamenti “qualificanti” (come la rivalutazione delle pensioni, il limite all’1% della deducibilità del costo di ammortamento per investimenti sui concessionari e l’aumento dell’imposta di bollo sui conti titoli che potrebbe comportare un esodo da parte degli risparmiatori, novità sui ticket sanitari e sugli enti virtuosi).